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Strage di Ustica, nessun colpevole: assolti i generali
Fonte: Unità on line 15 dicembre 2005
15 dicembre 2005

Ottantuno morti, nessun responsabile. Questa la verità giudiziaria per Ustica dopo l'assoluzione in appello per insufficienza di prove dei generali Lamberto Bartolucci e Franco Ferri, già capo e sottocapo di stato maggiore dell'Aeronautica. Bartolucci e Ferri, entrambi ottantenni, erano accusati di omessa comunicazione al Governo di informazioni sul disastro aereo. Per questa accusa il 30 aprile 2004, dopo un processo durato tre anni, la terza corte di assise di Roma dichiarò la prescrizione. Bartolucci e Ferri furono invece assolti, al pari di altri due imputati, Zeno Tascio e Corrado Melillo, dall'accusa di alto tradimento.

«È un discorso vergognoso non solo per le vittime, ma per tutti gli italiani». Daria Bonfietti, presidente dell'associazione dei familiari delle vittime per la strage di Ustica, commenta così l'assoluzione. «C'è una sola certezza - ha aggiunto - ed è quella che un aereo civile è stato abbattuto in tempo di pace. Ma la magistratura non è riuscita a trovare i responsabili di questa mancata verità. Sono passati tanti anni e la magistratura non è riuscita a stabilire come questo possa essere accaduto».

«Prendiamo atto della sentenza, e sottolineiamo come i giudici hanno stabilito che ci sia stata una insufficienza di prove». È la prima frase pronunciata dai pm Erminio Amelio e Maria Monteleone, subito dopo la lettura del dispositivo della sentenza della prima corte d' assise di appello nel processo di secondo grado sui fatti relativi al disastro di Ustica. «Rimane una ombra su tutta la ricostruzione - hanno continuato Amelio e Monteleone - e ora aspettiamo di capire dalla motivazione dei giudici qual è il punto dove le prove sono stati insufficienti». Per i pm, a questo punto «è scontato il ricorso in Cassazione, soprattutto dopo che in primo grado la sentenza
aveva resistito a tutte le prove».

«Ogni sentenza va comunque rispettata - ha detto a sua volta Alfredo Galasso, uno dei legali di parte civile - ma in una vicenda di questo genere mi sembra di trovarmi di fronte a una sentenza profondamente ingiusta. Provo una pena profonda perché dopo tanti anni si è arrivati alla conclusione che nessuno ha fatto nulla e che non ci siano responsabilità. Il popolo italiano subisce delusione e sconforto».

La decisione dei giudici è giunta dopo circa cinque ore di camera di consiglio. Nel disastro avvenuto al largo di Ustica il 27 giugno 1980 morirono 81 tra passeggeri e componenti dell' equipaggio del Dc 9 dell'Itavia partito da Bologna la sera del 27 giugno 1980 e diretto a Palermo.


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