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Una corona di spine
I compagni e gli amici di Walter Rossi
5 ottobre 2009


Il 4 ottobre, nel corso di una iniziativa pubblica, i compagni e gli amici di Walter Rossi hanno sostituito la corona di fiori deposta il 30 settembre dal sindaco di Roma con uno striscione: Alemanno non siamo tutti uguali davanti alla storia.
Un atto vandalico, è stato definito da alcuni. Un atto di verità e giustizia, a nostro avviso. Volto a rimettere nel giusto ordine le vicende storiche e il ruolo dei loro protagonisti.
Un atto simbolico, ma anche profondamente politico, per sottolineare che la storia non si può cancellare, che non vanno posti sullo stesso piano i partigiani e i ragazzi di Salò, chi si è schierato con ideologie totalitarie, fondate sulla supremazia della razza e la prevaricazione dei più deboli, e chi ha invece difeso, talvolta pagando con la vita, valori di solidarietà, giustizia sociale, libertà.

Il passato è la radice del presente. Di un presente ancora oggi permeato da ideologie e pratiche autoritarie sulle quali è necessario mantenere alta l'attenzione.

Rispettiamo, come sempre in questi anni, il dolore di una famiglia. Per questo, riteniamo disgustoso il tentativo di intervenire nei sentimenti privati alimentando differenze e contrapposizioni. Sappiamo però distinguere gli affetti da una politica strumentale che fa leva proprio sulla sofferenza personale.

Alemanno dovrebbe ricordare che il 30 settembre del 1977 gli assassini uscirono da una sezione del MSI da lui conosciuta e frequentata; dovrebbe ricordare e raccontare qualcosa di più su quei fatti, anziché "onorare", in modo del tutto funzionale a ben altri interessi, la memoria di un antifascista.

Gli abbiamo posto 10 domande, attendiamo le risposte.

I compagni e gli amici di Walter

Note: