L'ultima vergogna della sentenza definitiva della cassazione sulla strage di Ustica dove, ancora una volta, un massacro non ha colpevoli e le vittime nessun riconoscimento, affianca le assoluzioni di militari buguardi, ciechi e venduti a stati stranieri alle promozioni di questurini torturatori.
La richiesta di giustizia in Italia non passa per le aule palamentari o quelle dei tribunali, tantomeno per i rappresentanti politici, che accettano questa vergogna, spacciando un falso stato di diritto per democrazia e l'oblio per una poltrona.
Non ci resta che la denuncia, continua costante, delle responsabilità dirette di assassini, torturatori e fiancheggiatori, così come di tutti quelli che coscientemente si adoperano per mantenere il muro infame di protezione attorno ai poteri forti, nazionali e stranieri, che calpestano i diritti naturali di qualsiasi società civile.
Ormai accettare questo sistema da parte dei rappresentanti dei cittadini, senza avere come primo e basilare obiettivo il ritorno ad uno stato di diritto, deve essere denunciato da parte nostra come corresponsabilità politica e personale.
La democrazia delle stragi impunite deve non ha più uno stato di diritto da far rispettare se queste servono solo a proteggere chi da più di mezzo secolo infrange qualsiasi legge di convivenza civile, come quelle basilari del rispetto della vita e della integrità delle persone.
Associazione Walter Rossi