BOLOGNA - È arrivato questa mattina alla caserma dei vigili del fuoco di Bologna il relitto del Dc-9 Itavia, precipitato il 27 giugno 1980 al largo di Ustica. È stato infatti affidato alla custodia del Comune di Bologna che lo rimonterà nel museo della memoria in allestimento in un ex deposito dell'azienda trasporti. I resti dell'aereo, ripescati a 3.500 metri di profondità, e trasportati dai mezzi dei vigili del fuoco, sono partiti dall'aeroporto militare di Pratica di Mare attorno alla mezzanotte di sabato. Si è trattato di un trasporto eccezionale di proporzioni inedite: il convoglio, composto da 15 mezzi, ha lentamente percorso l'autostrada del Sole da Roma a Bologna. Ad attendere il relitto c'erano il sindaco di Bologna Sergio Cofferati, i familiari delle vittime della strage, con la presidente della loro associazione Daria Bonfietti, il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani e il sottosegretario agli Interni Ettore Rosato.
PARISI: CERCARE LA VERITA' - «Il Governo si sente impegnato a promuovere tutte le iniziative che abbiano come obiettivo la ricerca della verità». È il messaggio inviato dal ministro della Difesa Arturo Parisi alla cerimonia per l'arrivo del relitto. «Il Consiglio dei ministri - ha ricordato Parisi nella nota inviata al sindaco di Bologna - ha già dato mandato all'avvocatura dello Stato di proporre ricorso contro la sentenza della Corte d'Assise d'appello di Roma relativa alle imputazioni connesse al disastro aereo di Ustica. Un ricorso avanzato nell'interesse e a garanzia di tutti». Parisi, scusandosi di non poter partecipare all'iniziativa, ha voluto far sentire la vicinanza propria e del Governo ai familiari delle vittime. «Il lungo e straordinario viaggio - ha aggiunto - che ha portato a Bologna il relitto del Dc-9 dell'Itavia, ha un grande rilievo simbolico, che va oltre i confini di questa città e delle sue ferite indelebili». Parisi ha ringraziato anche i vigili del fuoco che si sono fatti carico del trasporto dei resti del velivolo.