"Il governo non ha intenzione di impugnare per revocazione la sentenza definitiva con cui la Cassazione ha condannato lo stato a risarcire i familiari delle vittime di Ustica". E' quanto si legge in una nota diffusa da Palazzo Chigi.
"Questa determinazione - scrive il governo - è motivata da ragioni giuridiche, in quanto un ricorso per revocazione in questa situazione processuale potrebbe apparire meramente dilatorio ed esporrebbe lo stato a ulteriori spese". Ma soprattutto, continua la nota, la volontà di non impugnare la sentenza "è motivata da ragioni di ordine etico, per il dovuto rispetto alle vittime e ai loro familiari". La sentenza definitiva della Cassazione "andrà semplicemente eseguita", conclude il governo.
Il caso era scoppiato giovedì, nel 33esimo anniversario della strage, dopo che il senatore Pdl Carlo Giovanardi aveva rivelato che lo scorso 9 febbraio - con una comunicazione spedita alla Presidenza del consiglio e ai ministeri di Difesa e Infrastrutture - l'avvocato generale dello Stato Massimo Giannuzzi e il suo vice avevano suggerito ai referenti di presentare un "ricorso per revocazione" alla Cassazione, per cancellare la sentenza con cui la stessa Corte aveva dato il via libera definitivo al risarcimento di tre parenti.
Il ricorso preannunciato da Giovanardi - e smentito oggi dal governo - aveva suscitato le proteste, tra gli altri, dei sindaci di Bologna e Palermo, Virginio Merola e Leoluca Orlando, e della presidente dell'Associazione famigliari delle vittime di Ustica Daria Bonfietti, che, parlando all'Ansa, afferma: "Credo che il Governo del nostro Paese debba prendere atto delle sentenze e cercare di avere comportamenti concreti e conseguenti. Questo è un atto concreto e conseguente". Da parte del Governo arrivano "belle parole", ha proseguito Bonfietti, ribadendo "che noi parenti vivevamo come vergognoso e oltraggioso il fatto che non si volesse accettare quanto accaduto quella notte nei nostri cieli. Finalmente si sta andando in quella direzione", ha aggiunto, dicendo di voler "ringraziare" l'esecutivo, per questa "attenzione".
"Finalmente - ha detto ancora - si accetta che il Dc9 è stato abbattuto e che i ministeri della Difesa e dei Trasporti sono stati condannati".