Roma. Giro di vite contro i recidivi e taglio dei tempi di prescrizione. Sono questi i due assi portanti della legge ex Cirielli che oggi ha avuto il via libero definitivo del Senato. Due principi che restano invariati sebbene il testo sia stato più volte modificato nei passaggi (in tutto 4) tra Camera e Senato. Tanto che la legge non viene più definita dall'opposizione 'salva-Previti': le ultime correzioni subite dal testo a Montecitorio, infatti, impediscono che i nuovi calcoli della prescrizione possano essere applicati ai processi in corso.
Ecco cosa prevede il testo:
LA PRESCRIZIONE - Il nuovo principio stabilisce che intervenga quando è trascorso un tempo pari alla pena massima prevista per il reato aumentata di un quarto se si è incensurati, della metà se si è recidivi, di due terzi se si torna a delinquere entro i cinque anni. Un emendamento presentato da Cirielli alla Camera punta inoltre a evitare conclusioni anticipate ai processi per reati contro l'incolumità pubblica.
SOSPENSIONE DEI PROCESSI - Si stabilisce, in caso di sospensione del processo "per impedimento delle parti e dei difensori", che la nuova udienza debba essere fissata entro i 60 giorni "dalla prevedibile cessazione" dell'impedimento stesso e non, come nel testo originale, "per il tempo dell'impedimento".
LA NORMA TRANSITORIA - La maggioranza alla Camera ha completamente riformulato il contestato articolo 10, ossia la norma transitoria finale che disciplina l'applicazione della legge ai processi in corso. Si prevede dunque che le nuove norme sulla prescrizione non si applichino ai processi in corso di primo grado per i quali è già stato aperto il dibattimento, oltre che per tutti i processi pendenti in secondo e terzo grado.
IMPRESCRITTIBILITA' DEI REATI DA ERGASTOLO - Si chiarisce il concetto di imprescrittibilità dei reati per i quali è previsto l'ergastolo ma anche di quelli per i quali la pena dell'ergastolo è l'effetto di una circostanza aggravante.
PENE PIU' SEVERE PER I MAFIOSI - Per l'associazione mafiosa si prevede un aumento delle pene: da 5 a 10 anni (ora è da 3 a 6) per gli associati, da 7 a 12 (al posto di 4 e 9) per i boss, da 10 a 24(non più 5 e 15) per associazione mafiosa armata.
GIRO DI VITE CONTRO I RECIDIVI - Aumentano le pene per chi, già condannato, commette nuovi delitti. Nel caso di reati di mafia e di reati particolarmente gravi, per chi torna a delinquere, l'aumento della pena (non inferiore a un terzo) è obbligatorio.
RADDOPPIATE LE PENE PER L'USURA - Il reato sarà punito con la reclusione da due a dieci anni (anziché da uno a 6 come è previsto attualmente) e la multa da 5 mila a 30 mila euro (ora è da 3.089 a 15.493 euro).