Archiviazione per l'omicidio di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin, i due giornalisti del Tg3 uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994. La decisione è stata presa il 12 giugno dal Pubblico ministero Franco Ionta, titolare del procedimento presso la Procura di Roma. Lo ha annunciato il sottosegretario alla Giustizia, Alberto Maritati, ascoltato oggi dalla commissione Esteri del Senato che sta svolgendo una serie di audizioni per valutare la possibilità di istituire una nuova commissione monocamerale d'inchiesta, dopo quella istituita alla Camera nella scorsa legislatura.
Il procedimento in questione riguardava la verifica di ulteriori responsabilità per i due omicidi, oltre a quella di Hashi Omar Hassan, il miliziano somalo condannato a 26 anni di reclusione. Una richiesta d'archiviazione motivata da Ionta con l'impossibilità di identificare i responsabili degli omicidi di Ilaria Alpi e di Miran Hrovatin, al di fuori di per il duplice omicidio.
Ai senatori che gli chiedevano una valutazione di questa scelta, il sottosegretario alla Giustizia ha replicato: «Non è mio compito, in questa sede, dare un giudizio, ma è evidente che sia stato individuato uno dei cinque esecutori materiali dell'omicidio e che ora restano da individuare i mandanti».
La commissione ha chiesto al sottosegretario notizie sul conflitto di attribuzione nato tra la Camera e la Procura di Roma dopo che, nella scorsa legislatura, l'allora presidente monocamerale d'inchiesta, Carlo Taormina (Forza Italia), decise di svolgere in proprio le analisi sulla Toyota che ospitava i due giornalisti al momento dell'assassinio. La Procura di Roma, titolare del procedimento penale, sollevò il conflitto di attribuzioni, anche perché non si riuscirono a trovare alcune delle analisi svolte. Infatti non è stato possibile, fino ad oggi, analizzare il dna delle tracce di sangue trovato dalla polizia sulla macchina, e quindi non c'è certezza che quel dna appartenga in effetti a uno o a tutti e due i giornalisti assassinati. Maritati ha detto di non avere notizie su questo conflitto di attribuzione, sul quale comunque riferirà a breve alla commissione Esteri.
«Siamo amareggiati, delusi e offesi di questo modo di fare giustizia». Così Luciana e Giorgio Alpi, genitori di Ilaria, commentano la decisione della procura di Roma di chiedere l'archiviazione dell'inchiesta sul duplice omicidio della figlia e di Miran Hrovatin. «Vorremmo delle spiegazioni - hanno aggiunto - soprattutto alla luce della lettera che inviammo il 4 aprile scorso alla Corte costituzionale per sollecitare la definizione del conflitto di attribuzione sollevato dalla procura nei confronti della Commissione parlamentare d'inchiesta, al fine di poter effettuare esami balistici e tecnici sulla Toyota su cui viaggiavano Ilaria e Miran. Adesso ai pm non interessa più far esaminare la macchina dai loro tecnici?».