La biblioteca è stata fondata per ricordare la figura di Franco Serantini, "anarchico ventenne, colpito a morte dalla polizia mentre si opponeva ad un comizio fascista", come si legge sul monumento inaugurato nel 1982 in piazza San Silvestro - detta anche piazza Franco Serantini - di fronte al palazzo Touhar, sede dell'Istituto che aveva ospitato Franco e oggi casa dello studente.
La biblioteca è stata fondata nel 1979, a 7 anni di distanza dall'assassinio di Franco, pensata per essere un centro di conservazione e di divulgazione della memoria, ma anche di promozione di studio sulla storia dell'anarchismo, dei movimenti antiautoritari, del movimento operaio e sindacale. Nello specifico la biblioteca svolge il ruolo di centro di documentazione sulla storia dell'antifascismo e della Resistenza nella provincia di Pisa.
Nel 1982 la biblioteca è stata aperta al pubblico, gestita dal Circolo culturale "Franco Serantini", nato nello stesso anno. Da allora la biblioteca è cresciuta grazie al concorso di tanti amici e compagni che hanno donato libri, giornali e riviste (oggi sono oltre 18.000 i volumi posseduti, 3.700 i periodici, migliaia i documenti), diventando una struttura conosciuta a livello internazionale e frequentata da moltissime persone oltre che dagli studiosi.
Nel 1992 alle attività della biblioteca si è aggiunta la produzione editoriale, curata dall'etichetta "BFS edizioni" e nel 1995 si è costituita anche l'associazione "Amici della biblioteca Franco Serantini".
In tutti questi anni la biblioteca "Franco Serantini" con la sua presenza nella città e le iniziative culturali che ha promosso ha continuato a ricordare la storia di Franco, denunciando costantemente le responsabilità di poliziotti, magistrati e di tutti colori moralmente e materialmente responsabili della morte di Franco avvenuta nel carcere del Don Bosco la mattina del 9 maggio 1972. Scopo della BFS non è solo quella di ricordare Franco ma anche tutte le altre vittime della repressione, della strategia della tensione e degli atti di terrorismo (a Pisa ci sono altri due casi di repressione di stato dimenticati: Soriano Ceccanti, ferito gravemente durante alcuni incidenti tra studenti e carabinieri davanti alla Bussola di Focette nella notte del capodanno del 31 dicembre 1968 - Soriano rimarrà paralizzato per tutta la vita - e Cesare Pardini uno studente ucciso il 25 ottobre 1969 da un candelotto lacrimogeno sparato dalla polizia durante le cariche contro gli studenti nei pressi dello stesso lungarno Gambacorti dove verrà picchiano a sangue Franco Serantini). Per tutti questi la BFS lavora ogni giorno per conservare la memoria degli anni di lotta, della stagione della contestazione studentesca e del movimento libertario, impegnandosi perché la memoria stessa possa diventare accessibile, fruibile, a disposizione non solo degli esperti ma di chiunque senta il bisogno di sapere, per non dimenticare.
In particolare, la biblioteca in questi ultimi anni sta allestendo una banca dati della memoria orale riguardante gli anni a cavallo dei decenni Sessanta e Settanta.
La biblioteca è aperta solo su appuntamento (tel. e fax 331 1179799) sede della biblioteca: Largo Concetto Marchesi, 15624 Pisa Per ulteriori informazioni consultate il nostro sito http://www.bfs.it
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