Lorenzo D'Auria Se n'è andato. Il soldato è morto, Lorenzo vive e vivrà per sempre nella memoria dei suoi genitori, dei suoi familiari, e di tutti noi che in Lui vediamo un nostro figlio vittima dello Stato.
Oggi si inaugura la Camera Ardente, quella stessa camera dove parenti, amici e conoscenti in preghiera vi celebrano un ultimo addio ad un loro caro; quella stessa Camera Ardente che lo Stato italiano a noi ha negato, negandoci la possibilità di dare un ultimo addio a nostro figlio soldato, e impedendoci che una nostra preghiera lo accompagnasse nel Suo lungo viaggio verso l'infinito.
Se pur a Milano, il nostro pensiero è al Celio in quella Camera Ardente vicino a papà Mario, la moglie Sig.ra Francesca, i figli e tutti i familiari; gli siamo vicini come se ancora una volta un nostro figlio fosse caduto nell'esercizio della Sua missione al servizio dello Stato.
Purtroppo assisteremo ancora una volta a sfilate di tutto l'apparato che si porrà in prima fila per essere li ritratto e sentiremo ancora frasi come queste: "E' un figlio caduto per tutti noi", lo ha detto il presidente del Consiglio Romano Prodi, il quale sa benissimo che non sarà mai un suo figlio! E sa benissimo che verrà subito dopo dimenticato; lo Stato ha salvato la faccia, il sismi è al sicuro, nessuno ha parlato!
Addio Lorenzo e un abbraccio ai tuoi familiari.
angelo garro e anna cremona
genitori dell'alpino Roberto (http://www.alpinorobertogarro.it)