Mesi di lavoro della consulta guidata dal "ministro" Amato (lo stesso che già ai tempi del Governo Craxi dichiarò che esaurita quell'esperienza politica si sarebbe ritirato per sempre dalla vita pubblica; bugia!) per stendere quella "Carta dei Valori" che avrebbe dovuto dare più dignità all'Italia ed al suo popolo di emigranti.
E' vero che sono stati mesi di lavoro tanto che fu addirittura nominata dal'ex Ministro Beppe Pisanu, una carta che avrebbe stabilito nuove e speriamo definitive norme riguardanti soprattutto il velo e la bigamia dei popoli islamici qui residenti.
Anni di lavoro per studiare e stendere una proposta di legge che riconoscesse un equo risarcimento alle vittime militari cadute in tempo di pace.
Lavoro ingrato in una battaglia impari; da una parte noi genitori umili e indifesi, dall'altra la prepotenza dei potenti, infatti la nostra fu subito e da sempre una inutile e spasmodica ricerca di giustizia e dignità per tutti coloro coinvolti.
Notiamo solo una piccola differenza fra le due Commissioni; finiti ieri i lavori della Commissione Consulta sulle norme di accoglienza degli stranieri per lo più islamici, oggi la proposta viene immediatamente tramutata in legge. Evviva!
Ma........., ma non è lo stesso per quei militari italiani, ieri di leva ed oggi quali volontari e di carriera usati solo per Missioni di pace che in servizio per la Patria perdono la vita in servizio nonostante in tempo di pace.
Come si è solleciti quando si tratta di islamici, peccato che non lo si è altrettanto con i propri cittadini. Viaggiamo su un doppio binario, uno dei quali ad alta velocità, l'altro............ a rantoli e sbuffi.
Per questi ultimi lo Stato, cioè il Governo, lo stesso Parlamento che di volta in volta si trova alla guida del Paese non usa lo stesso metro, infatti nonostante venticinque (25) anni di una faticosa battaglia condotta dai genitori e familiari dei caduti, non fu mai convertita in legge nessuna proposta giunta fino all'anticamera dell'Aula Parlamentare; tanto che anche i martiri di Nassiryia sono ancora in attesa di quanto lo stesso Presidente della Repubblica Ciampi e il Parlamento gli aveva promesso.
Una sorta di anti-italianità pare guidi la mano, il cervello, il cuore dell'attuale classe politica in direzioni diverse, non riconoscendo a questi nostri caduti nessun risarcimento, quindi nessuna dignità.
Ci si riempie la bocca solo di grosse e belle parole, ma poi, niente altro!
Confidiamo in un ultimo atto di civiltà e di vera democrazia finora negata nel nostro Paese: un sindacato autonomo (senza stellette) per tutti coloro che servendo il Paese Italia, finora non si sono visti riconosciuti diritti e dignità (militari, carabinieri, finanzieri), i quali, troppo spesso sono ignorati e dimenticati dall'attuale sistema partitocratico e gerontocratico.
Sarà forse un nuovo modo di festeggiare il 25 aprile anniversario della liberazione?
per il comitato: angelo garro e anna cremona