Haidi Gaggio Giuliani, madre di Carlo, la "sopravvissuta" al più grande fra tutti i dolori (la morte del figlio durante il G8 di Genova), ha vissuto, con emozione e paura, il suo primo giorno da senatrice della Repubblica, subentrando al dimissionario Gigi Malabarba, nel gruppo di Rifondazione comunista.
Una giornata intensa con i primi incontri ufficiali, le prime escursioni esplorative fra i mille corridoi di Palazzo Carpegna, una puntata alla bouvette per un panino veloce e poi... subito in aula, accompagnata da Giovanni Russo Spena, presidente dei senatori Prc.
Con quale stato d'animo cominci questa nuova avventura?
Sono assolutamente terrorizzata, ma penso anche che, se sono sopravvissuta al 20 luglio 2001, non mi può più succedere nient'altro e, di conseguenza, niente mi fa più realmente paura.
Come pensi di affrontare la nuova esperienza al Senato?
Come ho sempre affrontato il lavoro nel corso della mia vita, e cioè chiedendo aiuto ai compagni e alle compagne che sono qui al Gruppo ma non soltanto: chiederò aiuto anche ai compagni e alle compagne che sono all'esterno.
Hai già deciso su quali problemi concentrerai la tua attività istituzionale?
Per 45 anni mi sono occupata di scuola di base, in questi ultimi anni mi sono invece occupata delle vittime della repressione. Ora vorrei continuare ad occuparmi delle vittime che sono state uccise e non hanno ottenuto neanche una verità giudiziaria e di quelle che stanno subendo repressioni diverse, come le persone indagate e processate per il solo fatto di essere state presenti a fatti che non le riguardavano personalmente. Ad esempio mi riferisco ad Aldo Aldrovandi o ai ragazzi dell'11 marzo a Milano, ma ci sarebbero numerosi altri esempi da citare.
Gigi Malabarba si è dimesso per permetterti di vivere questa esperienza...
Ho sempre avuto una grande stima per Gigi, anche al di là di questo ultimo passaggio. Ho grande stima di lui perché è una persona profondamente onesta e coerente, che ha una grande passione politica. Credo di non essere assolutamente all'altezza di sostituirlo, ma ognuno deve dare quello che può, e inoltre Malabarba ha promesso di non abbandonarmi, quindi conto su di lui.
Adesso la tua vita cambierà ancora, come pensi di organizzarti?
Con questo nuovo impegno cambierà di nuovo e tanto! Comunque continuerò come ho fatto in questi ultimi cinque anni: salirò e scenderò dai treni, ma dovrò diminuire la mia partecipazione alle varie iniziative organizzate in giro per tutto il Paese. Cercherò comunque di fare buon uso del tesserino di Senatrice, per entrare ad esempio nelle carceri e nei Cpt, come fanno già molti colleghi.
Che cosa pensi dei giovani, delle nuove generazioni italiane?
Visto che sono figli di anni di disimpegno politico, che sono figli di scuole in decrescita, che sono figli di una televisione che raramente stimola l'intelligenza... penso che i nostri giovani siano semplicemente meravigliosi, anzi rappresentano un vero e proprio miracolo. Incontro molti di loro e vedo che hanno una grande passione per la vita. Purtroppo ci sono anche quelli che si lasciano vivere. Questo è un problema che, a mio avviso, riguarda tutti noi.
Che cosa auguri a te stessa per questa nuova esperienza?
Ho ricevuto già tanti auguri da molte belle e care persone, io non so più che auguri farmi....