E' cambiata la maggioranza di governo ma nulla cambia per gli uomini della polizia imputati ai processi per il G8 di Genova: le carriere proseguono, le promozioni continuano. Il dottor Francesco Gratteri, l'imputato di grado più alto dei 28 a giudizio per i pestaggi e gli arresti arbitrari alla scuola Diaz, continua la sua carriera ai vertici della polizia di stato.
Francesco Gratteri questore di Bari, e' stato nominato direttore della Direzione anticrimine.
Dalla nuova maggioranza ci saremmo aspettati qualcos'altro, perché in questo modo non si aiuta la polizia né chi ci lavora, e nemmeno i cittadini che vorrebbero fidarsi di istituzioni pulite e al di sopra di ogni sospetto.
Durante il G8 di Genova, come riconoscono ormai tutti gli osservatori indipendenti e in buona fede, ci fu un'autentica sospensione dei diritti costituzionali. In qualsiasi democrazia, di fronte a una pagina così nera, la politica, per tutelare il buon nome, il prestigio e la credibilità delle forze dell'ordine, avrebbe chiesto almeno ai dirigenti imputati di fare un
passo indietro, in attesa delle sentenze. In Italia no. In Italia i dirigenti imputati (Gratteri è solo uno di questi) vengono addirittura promossi. E' questa la svolta promessa dalla coalizione che pure ha nel suo programma il varo di una commissione parlamentare d'inchiesta sul G8?
Genova, 8 gennaio 2006
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