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PERICU: CON NOI O CON CHI LEGITTIMA GLI ABUSI?
19 maggio 2005

COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
comunicato stampa

PERICU: CON NOI O CON CHI LEGITTIMA GLI ABUSI?

Il sindaco di Genova, Giuseppe Pericu, ha detto che la giunta comunale discuterà se chiedere la costituzione del Comune come parte civile al processo per i fatti della Diaz. Ci permettiamo di inviare a sindaco e assessori un piccolo pro memoria, senza dilungarci sui fatti, perchè quelli sono noti a tutti: il 21 luglio 2001 furono pestate 93 persone, poi arrestate sulla base di prove false, come riconosciuto dagli stessi agenti che portarono nella scuola le due bombe molotov attribuite ai 93. Fu anche violata, senza alcun mandato, la sede del centro stampa del Genoa social forum, calpestando il principio della libertà d'informazione: non a caso il sindacato dei giornalisti sarà al processo come parte civile.
A sindaco e assessori vorremmo ricordare le parole di Amnesty International, che ha indicato tre condizioni essenziali per evitare che fatti come quelli accaduti a Genova non si ripetano mai più: condanna penale per i responsabili degli abusi; sospensione degli agenti e dei dirigenti sottoposti a processo; forte condanna politica, da parte dello Stato, degli abusi commessi. Stiamo correndo il rischio che nessuna di queste condizioni sia rispettata: la prescrizione quasi certamente interverrà prima del terzo grado di giudizio, quindi non ci saranno sanzioni penali per gli imputati; i dirigenti di grado più alto imputati per la Diaz sono stati addirittura promossi; il governo e i vertici delle forze dell'ordine non hanno mai chiesto scusa per le violenze ingiustificate e anzi hanno coperto politicamente i responsabili delle operazioni.
Non dovrebbe essere difficile per nessuno, in queste condizioni, decidere da che parte stare. Il Comune di Genova vuole forse sostenere moralmente chi ha deciso o avallato gli abusi? O vuole schierarsi accanto a chi è stato privato dei diritti fondamentali e oggi chiede giustizia in tribunale?
Non è con il silenzio e con l'assenza, non è lasciando sole le vittime di abusi inaccettabili, che si difendono i diritti costituzionali e la credibilità delle istituzioni democratiche.

Comitato Verità e Giustizia per Genova
Genova, 19 maggio 2005