Roma - È stata rideterminata a tre anni e tre mesi di reclusione la pena per l'ex capo della Mobile di Roma, Vincenzo Canterini, condannato assieme agli altri 16 funzionari di polizia il 5 luglio scorso dalla Cassazione, per il blitz alla scuola Diaz, nella notte del 22 luglio 2001 al G8 di Genova e in particolare per aver firmato i verbali falsi che giustificavano il blitz violento, accusando le vittime di aver opposto resistenza accoltellando un agente e nascondendo le molotov.
La V Sezione Penale, infatti, con la sentenza 30118, ha ricalcolato la pena per Canterini, che aveva avuto in appello la condanna più alta tra i funzionari, cinque anni, applicando la prescrizione della condanna per lesioni gravi. «Con sentenza del 5 luglio 2012 - scrive la Cassazione - questa Corte ha annullato la sentenza del 18 maggio 2010 della Corte d'appello di Genova, con riferimento al reato di lesioni personali gravi ascritto, in concorso con altri imputati, a Canterini Vincenzo, al capo H della rubrica, per intervenuta prescrizione, rigettando il ricorso del predetto imputato con riferimento al delitto di falso aggravato». Poiché per il reato di lesioni personali gravi «la pena è stata dai giudici territoriali determinata in continuazione con il più grave reato di falso aggravato, in mesi 21 di reclusione - è scritto ancora nella sentenza - tale aumento deve essere eliminato dalla pena complessiva di anni cinque di reclusione inflitti al Canterini, residuando così a suo carico la pena di anni tre e mesi tre di reclusione». La Corte ha così corretto il dispositivo emesso il giorno stesso della sentenza, nel quale però non era stato indicato il ricalcolo della pena. La condanna comunque è coperta da indulto.