UNDICI anni dopo davanti alla scuola Diaz, in via Cesare Battisti ad Albaro, tre giovani si avvicinano alle cancellate e con la macchina fotografica immortalano il ricordo di quel luogo che ormai è diventato un simbolo, «per non dimenticare» una ferita ancora aperta nel cuore non solo dei genovesi, ma anche della comunità internazionale, tanto che come ogni anno sono diversi i giovani e meno giovani arrivati da fuori città per partecipare alla fiaccolata che si è tenuta ieri sera. «La sentenza della Cassazione che ha disposto l'allontanamento dal loro posto di funzionari e dirigenti di polizia è stata una sentenza storica - denuncia Enrica Bartesaghi, del comitato Verità e Giustizia - eppure è stata accolta con un silenzio assordante dei partiti politici, in particolare di quelli che sostengono il governo, mentre manca un impegno forte per voltare davvero pagina». Come? il comitato ha un pacchetto di proposte mette in campo chiedendo a Genova e a tutta la comunità di sostenerlo con forza.
«In primo luogo chiediamo l'introduzione nel nostro ordinamento del reato di tortura - spiega Lorenzo Guadagnucci, dello stesso comitato - un tema sul quale l'Italia è inadempiente da anni rispetto alle richieste dell'Unione Europea, mentre invece dovrebbe essere finalmente cancellato il reato di devastazione e saccheggio residuato dal codice Rocco. In base a questo reato, che non dimentichiamolo si è consumato solo nei confronti di cose e non di persone, in dieci dovranno trascorrere diversi anni in galera solo perché sono finiti in mezzo alla gestione fallimentare della situazione da parte della polizia e delle forze dell'ordine».
E con questo si arriva alla terza proposta contenuta nel pacchetto presentato dal comitato Verità e giustizia: l'identificabilità delle forze di polizia. «Anche la sentenza della Cassazione - ricorda ancora la Bartesaghi - ha condannato solo gli ufficiali, i comandanti, ma non i materiali esecutori del massacro, che non erano identificabili, e lo stesso problema si è avuto in questi undici anni anche in altri casi, invece questo elemento fondamentale che viene a mancare lascia ampio spazio agli abusi, che finiscono per non essere mai puniti».
E sempre in quest'ottica c'è la richiesta di lavorare alla costituzione di un ente terzo, come esiste ad esempio in Inghilterra, al quale sia possibile rivolgersi in caso di violazione di diritti da parte di chi quei diritti dovrebbe invece farli rispettare.
I particolari
TORTURA
Il reato non è previsto dal nostro codice mentre l'Unione Europea chiede di inserirlo nell'ordinamento
SACCHEGGIO
E' il reato in base al quale sono stati condannati con pene pesanti dieci persone identificate per i danni materiali durante il G8
IDENTIFICAZIONE
Gli agenti delle forze di polizia dovrebbero essere identificabili tramite un tesserino di riconoscimento sulla divisa