Chi ha paura del processo Diaz? Sicuramente la Rai se ne tiene alla larga. Capita, infatti, che il film documentario Black Block, accolto con successo dalla critica all´ultimo Festival del Cinema di Venezia, non rientri nei piani delle televisioni italiane.
Paradossalmente, invece, entro breve tempo potrebbe essere trasmesso dalle tivù di alcuni paesi europei.
Questo retroscena è emerso mercoledì pomeriggio nel corso della presentazione, alla Fnac di Genova, del cofanetto Black Block che oltre al dvd con degli extra contiene anche un libro con numerosi interventi dedicati sia alle vicende giudiziarie della scuola del Genoa Social Forum, che al fenomeno Black Block analizzato dal punto di vista mediatico.
Alla Fnac c´era naturalmente Carlo A. Bachschmidt, il regista del documentario prodotto e distribuito da Fandango. Bachschmidt ha fatto parte della squadra del supporto legale che, durante i processi del G8, ha lavorato a stretto contatto con gli avvocati del Genoa Legal Forum che hanno assistito le vittime dell´assalto alla scuola Diaz.
In questo ruolo tecnico Bachschmidt, che è un architetto, ha visionato ore e ore di filmati poi utilizzati come prove che hanno portato alla condanna in appello di 27 alti funzionari di polizia. E ha potuto parlare a lungo con i giovani massacrati dai manganelli e dagli anfibi dei celerini. Il suo film è la ricostruzione di quanto avvenuto alla Diaz attraverso il racconto di alcune delle vittime. Un´occasione unica per il grande pubblico di vedere e sentire raccontare, giovani tedeschi, inglesi, spagnoli, belgi la cui vita è cambiata in quei minuti di violenza brutale.
«Unica perché - come ha sottolineato l´altra sera alla Fnac l´avvocato Emanuele Tambuscio, che con la collega Laura Tartarini compare negli extra del dvd - anche se l´Italia è il paese nelle cui televisioni finiscono in prima serata tutti i processi più scabrosi della cronaca nera, il tribunale di Genova vietò, incredibilmente, le riprese del processo Diaz impedendo così che i terribili racconti delle vittime potessero raggiungere il grande pubblico».
Quando a Carlo Bachschmidt è stato chiesto qual è la situazione della distribuzione del film ha risposto così: «Non è un documentario voluto dalle sale cinematografiche e fino ad oggi non è stato manifestato nessun interesse dalla Rai, senza parlare delle altre televisioni. Per fortuna, la buona critica di Venezia ha suscitato interesse e stiamo per andare ad Amsterdam dove siamo stati invitati ad un festival particolarmente seguito dalle televisioni europee. Abbiamo buone speranze e per quanto assurdo possa sembrare potrebbe capitare che Black Block venga programmato sulla tivù di qualche altro paese europeo prima dell´Italia».