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Sospendere tutti subito, e una legge sulla tortura
Enrica Bartesaghi e Lorenzo Guadagnucci (Comitato Verità e Giustizia per Genova)
7 marzo 2010

COMITATO VERITA' E GIUSTIZIA PER GENOVA
www.veritagiustizia.it - info@veritagiustizia.it

Il messaggio dei giudici d'appello, con le 44 condanne per i maltrattamenti e le torture su decine di cittadini detenuti nella caserma-carcere di Bolzaneto nel luglio 2001, è chiarissimo e dev'essere colto immediatamente dalle istituzioni. Tutti i condannati nelle forze dell'ordine devono essere immediatamente sospesi dagli incarichi, in modo che non abbiano contatti diretti con i cittadini; gli Ordini professionali devono agire sui propri iscritti con la sospensione: non è più possibile restare nel terreno dell'ambiguità. Se la Costituzione è una cosa seria, se la tutela dei diritti umani e civili è davvero una priorità, lo Stato deve inviare ai cittadini e ai lavoratori delle forze di polizia un messaggio nitido: l'Italia ripudia i comportamenti che hanno condotto alle condanne di oggi e lo deve dimostrare con atti concreti. Se buona parte delle pene è caduta in prescrizione è solo perché l'Italia non ha una legge sulla tortura (reato che per la sua gravità non prevede prescrizione), nonostante l'Italia si sia impegnata oltre vent'anni fa ad approvarne una. Il parlamento ora non ha più scuse: la sentenza di oggi dimostra che abbiamo assoluto bisogno di quella legge.

Comitato Verità e Giustizia per Genova,
Genova 5 marzo 2010