«Siamo soddisfatti perché sono stati accolti tutti i motivi d´appello nostri e della procura generale». È stato il primo commento dei pubbliciministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati dopo la lettura della sentenza che ha ribaltato il verdetto di primo grado. «È stato riconosciuto l´abuso per tutti, anche per i medici ed i falsi nelle cartelle cliniche e negli atti delle matricole. Questa sentenza è due volte importante perché fatti come quelli accaduti nella caserma di Bolzaneto non si ripetano mai più». Giuliano Giuliani guarda avanti. «Ora ci aspettiamo una sentenza analoga per la Diaz». I reati sono prescritti, ma i giudici della Corte d´Appello hanno dichiarato responsabili civilmente tutti i 44 imputati del processo per le violenze nella caserma di Bolzaneto durante il G8 del 2001. «Ci aspettiamo che risolva quella vergogna». Il verdetto è giunto dopo oltre 11 ore di camera di consiglio.
«L´ho preso bene, le persone oneste posso dire che è stata una sentenza buona perché tutti gli accusati della procura in primo grado sono stati tutti, dico tutti, condannati». Poi è arrivata la prescrizione. «Certo, ma tutti sono colpevoli dei reati commessi». I giudici d´Appello hanno considerato gli imputati responsabili civilmente. «È bene dirlo: in solido con i ministeri di competenza. Almeno chi ha subito, avrà un risarcimento che, come al solito, pagheremo noi cittadini...«.
Stefano Bigliazzi, uno dei legali di parte civile del Genoa Legal Forum, esce per ultimo dal tribunale. «La sentenza ha risposto integralmente a tutti gli appelli, siamo soddisfatti perché la condanna è per tutti».
Ma la prescrizione non suona un po´ come una assoluzione? «Non sposta di una virgola il risarcimento del danno». Ora ci sarà la richiesta di risarcimento. «E se lo Stato non paga, sarà la Corte dei Conti ad andare a cercarli». Ha annunciato che presenterà ricorso in Cassazione, Piergiovani Iunca, difensore dell´ispettore di polizia Paolo Ubaldi al quale è stato
confermato un anno di reclusione. «È una sentenza - ha detto - che mi lascia allibito perché agli effetti civili ha dichiarato tutti responsabili. Il mio cliente, tra l´altro, aveva rinunciato alla prescrizione credendo nella possibilità di una assoluzione». Alla fine della lettura della sentenza l´ispettore di polizia Mario Turco ha gridato "è una vergogna, questa non è giustizia". «Hanno messo tutti nel calderone senza considerare le singole posizioni che erano ben distinte e identificabili nel processo». Turco non ha nascosto le lacrime dopo la conferma della condanna ad un anno. «È vergognoso, abbiamo rinunciato alla prescrizione forti della nostra innocenza e alla fine paghiamo per tutti». Riccardo Nouby, portavoce di Amnesty International, ha detto che "è una sentenza che riconosce che a Bolzaneto nel 2001 vi sono state gravi violazione dei diritti umani. La mancanza nel codice penale del reato di tortura, che l´Italia è obbligata a introdurre dal 1988 ha fatto sì che alla gravità delle azioni non abbiano corrisposto sanzioni altrettanto dure. La previsione del reato di tortura avrebbe impedito la prescrizione. E´ importante che attraverso questa sentenza non vi siano più altre Bolzaneto».