STAMANI si celebra la prima udienza dell´appello per l´assalto della polizia alla scuola Diaz nell´ultima notte del G8. Gli imputati sono 29 e tra di loro spiccano alcuni tra i più alti funzionari del Viminale: otto anni fa erano super-poliziotti la cui carriera nel frattempo non è certo stata frenata dai risultati della vergognosa operazione, al contrario. Ci sono Francesco Gratteri, oggi direttore dell´Anticrimine, Giuseppe Caldarozzi, alla testa dello Sco, Giovanni Luperi, capo dipartimento dell´Aisi (l´ex Sisde), il genovese Spartaco Mortola che è questore vicario a Torino. In primo grado il collegio, presieduto da Gabrio Barone, aveva deciso per 13 condanne e 16 assoluzioni, infliggendo pene per complessivi 35 anni e sette mesi, di cui 32 anni e sei mesi condonati. La totalità delle condanne riguardava quasi esclusivamente i componenti della "Celere" romana, protagonista dello sciagurato blitz. Quattro anni al leader dell´epoca, Vincenzo Canterini, che ora riveste un prestigioso incarico Interpol. Il suo vice, Angelo Fournier, condannato a 2 anni, recentemente ha raggiunto la vetta del Dipartimento Antidroga. Le molotov portate nella scuola per incolpare ingiustamente i no-global erano costate 3 anni a Pietro Troiani, 2 anni e 6 mesi a Michele Burgio. Restano ancora da definire un paio di fascicoli di quella notte orribile: quello relativo al tentato omicidio di Mark Covell, massacrato da 4 agenti che nonostante i filmati non sono stati riconosciuti dai loro colleghi; e quello del pestaggio ad opera di "Coda di cavallo", un altro poliziotto rimasto anonimo per l´omertosa complicità dei suoi, poi identificato come investigatore della Digos genovese. Ci sono buone probabilità che dopo l´appuntamento di oggi si debba registrare un stop. Il collegio giudicante, presieduto da Salvatore Sinagra, cambierà uno dei componenti: Francesco Mazzagalanti prende il posto di Giuseppe Diomeda, mentre resta al suo posto Caterina Fiumanò. Questo significa un prossimo rinvio a dicembre.
Il 14 gennaio finiranno invece le arringhe difensive gli avvocati degli imputati di un altro maxi-processo del G8, quello per i soprusi e le violenze nella caserma di Bolzaneto. In questo caso, la sentenza è attesa per febbraio.