LA PROCURA Generale del capoluogo ligure ha impugnato la sentenza di assoluzione nei confronti del prefetto Gianni De Gennaro e del questore vicario Spartaco Mortola, assolti il mese scorso dall´accusa di aver in qualche modo «suggerito» a Francesco Colucci di cambiare versione riguardo ad alcuni aspetti del blitz nella scuola Diaz durante il G8. Ezio Castaldi, procuratore generale chiede un nuovo processo per l´attuale direttore del Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza e per il genovese Mortola, che nel luglio 2001 era capo della Digos e che oggi è ai vertici della questura di Torino. Il 7 ottobre passato, il gup Silvia Carpanini aveva deciso per la assoluzione, poi motivando: «L´imputato De Gennaro va assolto risultando insufficiente la prova che sia stato l´ispiratore del cambio di versione di Colucci su Sgalla o, quanto meno, che l´abbia fatto nella consapevolezza che il teste avrebbe reso dichiarazioni almeno soggettivamente false». La insufficienza di prove è una formula che non lascia mai tranquilli e che aveva insoddisfatto tutti quelli che chiedono giustizia e verità per Genova, prefetto compreso. Altro giudizio era stato quello adottato dal tribunale nei confronti di Spartaco Mortola, accusato di aver telefonato al questore il giorno prima della sua deposizione - lui, Mortola, che era tra gli imputati per la sanguinaria irruzione del G8 - ricordandogli come erano andate le cose quella notte. Per il funzionario, «emerge dagli atti prova positiva della insussitenza da parte sua di qualsiasi condizionamento delle dichiarazioni testimoniali di Colucci». Ma la decisione non ha evidentemente soddisfatto la procura generale.
Ieri in cui si è celebrata la prima udienza dell´appello per il sanguinario blitz nella scuola Diaz. Il processo, apertosi con una eccezione presentata dalla difese, è stato rinviato al 18 dicembre prossimo.