INFERNO BOLZANETO
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L'atto d'accusa dei magistrati
di Genova
di Mario Portanova
Melampo Editore
Tutti gli orrori di Bolzaneto raccontati attraverso la requisitoria dei pubblici ministeri Patrizia Petruzziello e Vittorio Ranieri Miniati al processo contro 45 uomini e donne delle forze dell'ordine. Tra il 20 e il 22 luglio 2001, nel "carcere provvisorio" del G8 di Genova oltre 200 manifestanti inermi subirono botte, manganellate, ustioni, insulti, umiliazioni, vessazioni, minacce, in un regime di terrore che avvolgeva ogni angolo della caserma, dal piazzale d'ingresso ai bagni, all'infermeria.
Questo libro racconta per la prima volta i risultati dell'inchiesta giudiziaria e gli atti del processo. L'accusa dei magistrati genovesi è durissima: «A Bolzaneto sicuramente vi sono stati comportamenti deliberatamente inumani, crudeli e degradanti», scrivono. «Non c'è emergenza che possa giustificare quello che è accaduto. Non c'è giustificazione perché si era ormai lontani dagli scontri di piazza e quella caserma, dove lavoravano pubblici ufficiali, doveva rappresentare un luogo di sicurezza e di rispetto dei diritti per ogni detenuto».
In Italia non esiste il reato di tortura.
Ma se esistesse, a Bolzaneto sarebbe stato commesso.
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Vicende accadute nel Cile di Pinochet? O forse nell'Argentina dei generali? Vicende passate, i cui ricordi sono ormai scoloriti? No. Storie d'Italia. E storie recenti. Fatti accaduti a Genova tra il 20 e il 22 luglio del 2001.
Questa è la storia dei tre giorni senza legge. è la storia reale di diritti calpestati e di garanzie, individuali e collettive, annullate e fatte a pezzi. Ecco perché non è possibile dimenticare. Ecco perché questo libro, che racconta Genova e il dopo Genova, le piazze e le aule dove si è cercato di fare giustizia, è un ulteriore, importante, lucido, documentato tassello per evitare che si possa dimenticare quanto sembrava anche solo impossibile immaginare.
(dalla prefazione di Giuliano Pisapia)