«I vertici della Polizia di Stato hanno inquinato il processo per il blitz nella scuola Diaz». Lo scrive la procura di Genova, rinnovando le accuse ai funzionari imputati e indagati per i fatti del G8. Compreso Gianni De Gennaro, attuale commissario governativo per l´emergenza-rifiuti in Campania. In un documento allegato alla richiesta di rinvio a giudizio dell´ex capo della polizia, i pm rincarano la dose nei confronti dei super-poliziotti italiani: «Temendo di essere coinvolti, sia pure a livello di responsabilità politico-amministrativa, hanno costituito un indistinto fronte comune in cui operano testimoni, imputati, funzionari vari in rapporto gerarchico con costoro». Lo scopo, scrivono gli inquirenti, è quello di arrivare «ad uno scontro finale e frontale con i magistrati della pubblica accusa».
Il procedimento che vede imputati 29 tra agenti e funzionari per il massacro e l´arresto illegale di 93 no-global è stato in qualche modo falsato, spiegano i pubblici ministeri. Nella fase investigativa, dalla mancata collaborazione delle questure: non sono state identificate decine di poliziotti che parteciparono all´irruzione, non si è mai scoperto il nome di uno dei 14 firmatari del verbale di cattura. Per non dire della regina delle prove false - le due molotov - andata distrutta «per errore» da chi aveva il dovere di custodirla in una cassaforte. In aula, dai troppi «non ricordo», dai silenzi o dalle menzogne. Ma i vertici dell´amministrazione si sarebbero uniti anche nel tentativo di gettare fango sulla procura. Che attraverso i suoi pm denuncia: «I magistrati sono stati indicati come persecutori con finalità politiche. Nei loro confronti si sollecitano e si preannunciano, anche in modo inquietante, iniziative dirette al discredito non canalizzate processualmente».
Il documento del tribunale fa riferimento ad una serie di intercettazioni telefoniche, in particolare a quelle riconducibili a Francesco Colucci. L´ex questore di Genova durante il G8 è oggi accusato di falsa testimonianza. Secondo l´accusa, sarebbe stato istigato da De Gennaro tramite Spartaco Mortola, allora capo della Digos del capoluogo ligure e oggi questore vicario a Torino. Colucci è stato recentemente promosso prefetto e - conferma il suo legale, Maurizio Mascia - è diventato gerarchicamente uno dei primi sette poliziotti italiani.