Frantumata, i pezzi di marmo sono stati tolti da terra ed è rimasto solo il palo. La targa dedicata a Valerio Verbano, nel parco della Valli, è stata distrutta. I vandali sono entrati in azione nella notte prendendo di mira l'insegna in ricordo del giovane ucciso da un commando di estrema destra il 22 febbraio del 1980 in casa a Roma, in via Monte Bianco, a pochi metri dall'area verde nel III municipio. Sono state divelte anche alcune panchine.
La targa che dava il nome alla via del parco venne inaugurata nel 2006, in occasione del 26esimo anniversario della morte, dall'allora sindaco Walter Veltroni. Il primo cittadino Ignazio Marino, riferisce una nota del Campidoglio, ha dato mandato agli uffici competenti di ripristinare immediatamente i danni nel parco pubblico. "Vandalizzare la targa in memoria di Valerio Verbano, lo studente militante di sinistra ucciso nel 1980 solo per le proprie idee politiche, e distruggere le panchine di un parco pubblico sono una grave offesa alla memoria di questa città e un intollerabile atto di vandalismo - ha dichiarato Marino - Rappresentano il segnale manifesto della Roma che non voglio più vedere. Il rispetto delle persone e della cosa pubblica devono venire prima di tutto. Gli irresponsabile che si sono macchiati di un atto così offensivo hanno ferito doppiamente questa città: nella sua memoria e nel suo patrimonio. La mia speranza è che, insieme all'impegno di tutti i cittadini, certi gesti non si ripetano in futuro". Duro anche il commento del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti che su twiiter ha scritto: "Valerio e Carla Verbano sono parte della memoria di Roma. Indegno chi offende il loro ricordo".
Carla Verbano, madre di Valerio, è scomparsa il 5 giugno 2012. Se n'è andata tra pugni alzati e lacrime di un centinaio di persone che l'hanno salutata nella palestra popolare che porta il nome del figlio, nel quartiere Tufello. Prima di morire e dopo lunghe battaglia alla ricerca della verità, Carla aveva confessato il suo desiderio più grande: "Prima di andarmene per sempre voglio sapere chi è stato a uccidere mio figlio".
Le reazioni. "Questi sono comportamenti che Roma respinge e condanna con forza", ha osservato il vicesindaco Luigi Nieri. "Oltre alla targa in memoria di Valerio, che rappresenta l'impegno civile e la passione politica di un'intera generazione di giovani romani, sono state danneggiate - aggiunge - alcune panchine del parco. L'amministrazione capitolina sistemerà tutto al più presto, anche per dare un chiaro segnale agli autori di questo vile gesto: Roma non lascia spazio a queste manifestazioni di odio. Il pensiero va alla famiglia Verbano, in particolare alla mamma di Valerio, Carla, che è morta - conclude il vicesindaco - battendosi per una verità che non è mai riuscita ad avere. La migliore risposta a chi tenta di sradicare la memoria di Valerio, invece, sarà la realizzazione del centro culturale di documentazione in casa Verbano, cui sta lavorando la Regione Lazio".
E' intervenuto anche Massimiliano Smeriglio, vicepresidente della Regione Lazio. "L'episodio della distruzione della targa intitolata a Valerio Verbano è grave, va denunciato con la giusta rilevanza e senza sottovalutazioni. Un atto infame che oltraggia la memoria di un ragazzo di sinistra giustiziato davanti ai suoi genitori. Un omicidio odioso ancora oggi senza giustizia né verità nonostante l'ostinazione di mamma Carla che ha dedicato tutta la sua vita alla ricerca dei colpevoli. Siamo certi che il Comune interverrà immediatamente ripristinando la targa. Non saranno gli sfregi a farci dimenticare Valerio e il suo sacrificio. Come Regione Lazio siamo impegnati nella conservazione della memoria e insieme al III Municipio e all'associazione che ricorda Valerio stiamo lavorando alla trasformazione dell'appartamento dove fu ucciso in un centro culturale di documentazione", ha concluso Smeriglio.
"Quello che è successo è un episodio grave che fa orrore - ha commentato il presidente del III municipio, Paolo Marchionne - Questa mattina ero al Parco delle Valli e alcuni cittadini mi hanno avvisato del fatto che la targa di Valerio Verbano era stata distrutta. Ho fatto rimuovere i pezzi. Questa notte dei vandali sono entrati in azione distruggendo anche altre suppellettili all'interno del parco". Il minisindaco Marchionne ha anche annunciato che questo pomeriggio, durante la seduta del Consiglio municipale, si discuterà dell'episodio in una mozione e della destinazione d'uso della casa di Carla Verbano. "Di quella casa vorremmo farne un centro per il ricordo delle vittime del terrorismo di quegli anni - ha spiegato Marchionne - questo episodio è ancora più grave perché si verifica a poco più di un anno dalla morte della mamma di Valerio".
A un paio di metri ci sono anche due panchine distrutte su cui i vandali si sarebbero accaniti, saltandoci sopra per rompere la targa. "Di notte il Parco delle Valli, anche se chiuso, diventa terra di nessuno e spesso teatro di scorribande - spiega qualche cittadino - Quello della scorsa notte era un episodio 'annunciato'". Non ci sarebbero telecamere nelle immediate vicinanze della targa.