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Strage di Bologna, i pm italiani: «Pronta la rogatoria per Kram»
Sara Menafra
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)
12 gennaio 2007

Si era costituito in Germania il 4 dicembre scorso il terrorista tedesco Thomas Kram che secondo alcune versioni avrebbe un ruolo nella strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Ieri è tornato in libertà condizionata, pur rimanendo a disposizione dei magistrati federali a Karlsrhue. I giudici tedeschi hanno detto che il suo caso «è sotto analisi» e che dai risultati di queste verifiche «dipenderà la possibile apertura di un processo» visto che dal 2000 Kram in Germania è ricercato come presunto organizzatore dell'organizzazione terroristica «Revolutionaere Zellen».
In Italia la vicenda è decisamente più complicata. Kram è il protagonista di un filone di indagine sulla strage di Bologna aperto due anni fa durante i discussi lavori della commissione di inchiesta Mitrokhin: la cosiddetta «pista mediorientale» che collega la strage di Bologna ad una presunta reazione palestinese per l'arresto di un leader del Fronte popolare di liberazione della Palestina (una «pista» diversa da quella che considera l'attentato bolognese una «reazione» libica alla battaglia aerea del 27 giugno 1980 durante cui fu abbattuto il Dc9 Itavia). La procura di Bologna circa un anno fa ha aperto un fascicolo su questa ipotesi, ma l'inchiesta non ha mai avuto iscritti al registro degli indagati ed è sostanzialmente ferma. Proprio perché Kram non è iscritto al registro degli indagati la procura felsinea ha saputo dell'arresto di Kram solo alcuni giorni fa. Da allora la procura di Bologna si sarebbe messa all'opera per inviare a Berlino una rogatoria internazionale. «Siamo intenzionati ad inviare il documento nei prossimi giorni», dice ora il pm bolognese Paolo Giovagnoli: «Vogliamo sapere che cosa sa Kram della strage di Bologna». Secondo Enzo Raisi, deputato di An che seguì la vicenda nella commissione Mitrokin, la notizia dell'arresto di Kram è stata data solo ora perché la procura competente non ha alcuna intenzione di indagare ancora su quel che accadde il 2 agosto 1980: «Il ritardo della procura dimostra che non c'è alcuna volontà politica di accertare la verità sulla strage del 2 agosto 1980. E' un comportamento che trovo quantomeno superficiale. Kram è l'unico terrorista la cui presenza a Bologna quel giorno è assolutamente certa, visto che quella di Francesca Mambro, Valerio Fioravanti e Luigi Ciavardini (i tre terroristi dei Nar condannati come autori della strage ndr) non è stata accertata». «Mi auguro che il suo interrogatorio serva a fare chiarezza», ha detto invece Valerio Fioravanti condannato come autore della strage nel 1995.
Nei giorni immediatamente precedenti alla strage di Bologna e sicuramente la notte tra l'1 e il 2 agosto, Thomas Kram, forse accompagnato da Christa Frolich si trovava a Bologna, come ha confermato nel 2001 anche un documento della polizia italiana inviato alla procura di Bologna nel 2001 (ma la prima segnalazione della sua presenza sarebbe stata inviata dal questore di Bologna all'Ucigos il 7 agosto 1980) . Sia la Frolich che Kram facevano parte del gruppo terrorista guidato da Ilich Ramirez Sanchez, (meglio noto come Carlos). Christa Frolich fu accusata di un attentato avvenuto in Francia nell'82, e detenuta in Italia dall'82 all'88 perché si trovava in possesso di esplosivo «compatibile» con quello usato durante l'attentato alla stazione di Bologna. La «pista mediorientale» che vorrebbe Kram e Frolich al centro dell'attentato si basa anche su un altro documento: una informativa del 11 luglio 1980 in cui il direttore dell'Ucigos De Francisci segnalava al suo omologo al Sisde Grassini il rischio di una possibile «reazione negativa del Fronte popolare per la liberazione della Palestina» per l'arresto in Italia del militante del Fplp Abu Saleh.