Il 23 giugno 1980 appresi dai telegiornali, con grande sgomento, la notizia dell'efferata morte del Giudice Mario Amato da parte, si seppe poi, di terroristi appartenenti ai nuclei armati rivoluzionari; venne lasciato, proprio in quei giorni, senza scorta alcuna, nonostante il periodo fosse funestato da vari omicidi e stragi a matrice varia.
Mi rimasero impressi la sua tenacia, il suo comportamento coerente; nel mio cuore rimase la figura di questa persona ricca di dignita', onestà e di un profondo senso dello Stato ancor piu'poi, quando il 2 agosto 1980 nella Strage di Bologna persi il mio unico fratello di venti anni..in quella inutile e sanguinosa strage che il Giudice stava impedendo con le sue indagini.
Dopo 25 anni desidero ricordare quest'Uomo che perse la vita per amore del suo paese e della sua gente; perché la morte di tutte queste vittime innocenti possa far riflettere chi dovrebbe tutelarne, invece, l'incolumita'.
Che il "Per non dimenticare" ridoni dignita' , rispetto e voce a tutti i nostri morti privati della liberta' di vivere.
M. Cristina Caprioli