intervento del Senatore Francesco Martone
Francesco Martone
12 dicembre 2004
Cari amici e compagni, vi ringrazio per l'invito.
Purtroppo, se leggete questo messaggio vorrà dire che non sarò potuto intervenire. Voglio comunque riconfermare con questa breve nota il mio impegno accanto a quelle realtà che da tempo si battono per chiedere ed ottenere giustizia, attraverso il recupero della memoria storica e l'accertamento delle responsabilità politiche delle stragi e degli attentati alla vita democratica del nostro Paese.
Come segretario della Commissione Diritti Umani del Senato, eletto proprio a Genova, nel collegio della Scuola Diaz e di Piazza Alimonda, il mio pensiero ed il mio impegno non possono non andare a quei giorni, ed al doveroso processo di accertamento delle responsabilità politiche di quelle giornate, e delle decisioni che hanno reso possibile quella brutale repressione, durante il governo di destra e anche prima. La preoccupazione per cercare verità e giustizia non si deve però fermare ai confini nazionali. Per questo da tempo seguo i lavori della Comision Verdad y Reconciliacion del Perù e quelli della neonata Comision Verdad y Justicia del Paraguay. Spero che dal vostro incontro escano ipotesi di lavoro comune che possano anche aiutare a mettere in rete queste esperienze, sostenendole nelle modalità più opportune.
Buon lavoro
Francesco Martone
Purtroppo, se leggete questo messaggio vorrà dire che non sarò potuto intervenire. Voglio comunque riconfermare con questa breve nota il mio impegno accanto a quelle realtà che da tempo si battono per chiedere ed ottenere giustizia, attraverso il recupero della memoria storica e l'accertamento delle responsabilità politiche delle stragi e degli attentati alla vita democratica del nostro Paese.
Come segretario della Commissione Diritti Umani del Senato, eletto proprio a Genova, nel collegio della Scuola Diaz e di Piazza Alimonda, il mio pensiero ed il mio impegno non possono non andare a quei giorni, ed al doveroso processo di accertamento delle responsabilità politiche di quelle giornate, e delle decisioni che hanno reso possibile quella brutale repressione, durante il governo di destra e anche prima. La preoccupazione per cercare verità e giustizia non si deve però fermare ai confini nazionali. Per questo da tempo seguo i lavori della Comision Verdad y Reconciliacion del Perù e quelli della neonata Comision Verdad y Justicia del Paraguay. Spero che dal vostro incontro escano ipotesi di lavoro comune che possano anche aiutare a mettere in rete queste esperienze, sostenendole nelle modalità più opportune.
Buon lavoro
Francesco Martone