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Morte Magherini, la lettera dei familiari al ministro Orlando: "Dopo sei mesi nessuna sepoltura"
Luca Serrano'
3 settembre 2014

Una lettera aperta al Ministro della giustizia Orlando, per denunciare presunte omissioni e ritardi nel lavoro degli inquirenti. Torna all'attacco la famiglia di Riccardo Magherini, l'ex giocatore della primavera della Fiorentina morto sei mesi fa nella sua San Frediano, a Firenze, durante un arresto dei carabinieri. Il padre, Guido, ha pubblicato la lettera sulla pagina Facebook "Gli amici del Maghero", chiamando direttamente in causa gli inquirenti. "Signor Ministro - si legge nel testo - oggi sono passati ben sei mesi dalla morte di Riccardo Magherini e nulla fa la procura di Firenze mentre mio figlio continua a stare inutilmente in una cella frigorifera come fosse un pezzo di carne senza alcuna dignità ed immeritevole di umana pietà. Mentre lei parla di accorciare i processi al corpo di mio figlio è stata negata ogni dignità. Mentre lei discute con le associazioni dei magistrati delle norme sulla loro responsabilità il pm sta trasformando questa tragedia in una farsa grottesca". Il post è comparso ieri notte, e in breve è stato commentato e condiviso da centinaia di utenti. Al centro della polemica la perizia medico legale disposta dalla Procura per chiarire le cause della morte, che non è stata ancora depositata.

"Signor Ministro - scrive ancora Guido Magherini - Dopo l'autopsia , per istinto, ho violentato il mio sentimento di padre ed ho rifiutato la sepoltura a quel mio figlio morto. L'ho messo in una cella frigorifera. Non mi fidavo. Feci bene". Intanto sulla pagina del social network c'è spazio per un omaggio silenzioso alla memoria di Riccardo, a sei mesi dalla morte. "La famiglia e gli amici hanno deciso di ricordarlo con una giornata di silenzio su questa pagina Facebook - ha scritto Guido - Chiediamo a tutti di non scrivere, commentare post se non il Nostro I love you Ricky".