"La sentenza è stata come un'altra manganellata. Significa che in Italia tutto è permesso: c'è licenza di uccidere". È in lacrime Domenica, la figlia 29enne di Michele Ferrulli, dopo la sentenza che ha assolto i poliziotti.
Cosa ha pensato in quel momento?
"È stato inaspettato, come un'altra manganellata. Dopo tre anni di processi e perizie favorevoli, con le versioni degli imputati continuamente cambiate, i video che mostrano papà picchiato, che supplica aiuto. Era molto eloquente".
Perché questa decisione?
"Non lo capirò mai. È una sentenza atroce, che lascia sola non solo me, ma l'Italia intera, perché tutti abbiamo perso".
Come giudica il processo?
"Ero fiduciosa che sarebbero stati giudicati i fatti. Mi è stato detto che la legge non è uguale per tutti, ma questo processo mi faceva sperare, pensavo che qualcosa poteva cambiare. Non è stato così".
Cosa farete adesso?
"Non ci fermeremo. Oggi hanno ucciso me, e mio padre due volte".
Lei ha trovato il video da cui sono partite le indagini.
"Non è bastato né il video, né la voce di mio padre. Sentire "il fatto non sussiste" è stato atroce".
Cosa pensi dei poliziotti?
"Che ora c'è licenza di uccidere. Tutto è concesso".
I loro avvocati hanno definito Michele "un violento".
"L'unica violenza che ho visto è stata su mio padre, sul suo corpo inerme".