S'intitola "30 giugno 2011" come la sera in cui Michele Ferrulli fu ucciso dalla ferocia di chi doveva averne cura visto che lo stava arrestando per una banalissima storia di disturbo della quiete pubblica. Questo video è stato realizzato da Domenica Ferrulli, suo marito Francesco e dai fratelli Mario e Leonardo Mele, autori del brano, questi ultimi, che è risuonato lungo le vie della zona 4 di Milano, il quartiere dove Michele viveva e dove fu ucciso, nel corteo indetto per il secondo anniversario. In fondo al testo, un'ultima strofa dedicata ad altre vittime della malapolizia e infine la voce mixata di Fabio Anselmo, il legale dei casi Ferrulli, Aldrovandi, Cucchi e Uva.
Vista con gli occhi dei familiari delle vittime - e sempre più persone imparano a farlo - l'emergenza sicurezza, inventata da giornali e settori bipartizan della politica per nascondere sotto tanti conflitti orizzontali la contraddizione insanabile e verticale di un capitale vorace, si trasforma nel suo contrario, si ribalta. Siamo meno sicuri tutti ogni volta che un diritto viene compresso o negato. E Michele lo sapeva visto che una casa l'aveva occupata in questo spicchio di Milano. E per niente sicuri sono tutti quelli che s'imbattono in pantere e gazzelle addestrate a muoversi nelle strade della guerra globale. Il processo per l'omicidio preterintenzionale di Michele Ferrulli riprenderà il 26 settembre. C'è bisogno di non lasciare sole le parti civili nemmeno nelle aule di tribunale.
Ecco il brano, buon ascolto.
30 giugno 2011
Quest'è l'ennesima storia di un'altra vita spezzata
Da una pantera saziata con carne insanguinata
Un altro martire picchiato, manganellato, massacrato, è l'ennesima morte di stato
30 giugno 2011 la sera era calata su Milano, ore 22 Via Varsavia
Un lavoratore di 51 anni camminava, piano, ma non sarebbe più tornato a casa
Lungo la strada si fermò a parlare e a bere una birra con 2 tizi nell'ombra funebre di quei palazzi
Ed uno stronzo frustrato dei residenti alle 21:30 chiama gli sbirri per schiamazzi
Arriva la volante, scendono gli agenti
Forse un normale controllo dei documenti
Ma l'abuso di potere trova sempre il suo pretesto
E senza nemmeno accertarsi li dichiarano tutti in arresto
Esattamente in quel frangente da cittadino corretto l'operaio va a buttare la bottiglia
Ma non sapeva quel che stava succedendo, quella notte a Milano l'aria puzzava di guerriglia
Il primo schiaffo poi calci fino a sfinirlo l'operaio collassa per terra
Gli mettono le manette poi ne arrivano altri 2, 4 contro 1, manganelli, grida, sangue, mazzate a caterva
Lui chiedeva aiuto, cristo voltò le spalle, ma un cellulare immortalò tutta la scena
Lo sbirro infame percuoteva ma non si rendeva conto che l'uomo era svenuto e non si muoveva
Tu dimmi chi gli ridarà la vita?
Un innocente ucciso dalla divisa
Magari torni da lavoro e muori
Figlio non parlare con gli sbirri che ti fanno fuori
Michele Ferrulli era per terra inerte deceduto sotto i colpi di quei 4 bastardi
Squilli di sirena d'ambulanza echeggiarono nel caos muto della notte ma era già troppo tardi
Tragica chiamata per l'epilogo forzato di una vita e a Milano la notte si fece più nera
Arrivò la figlia dell'uomo vide una folla inferocita che chiedeva la testa della pantera
Lei chiese spiegazioni agli agenti ma fu silenzio (silenzio) solo sangue sulla strada
Solenne la promessa che la verità sarebbe emersa e quegli infami non l'avrebbero scampata
Di quella gratuita esplosione di violenza rimase solo un filmato girato da ignoto cellulare
Ma il primo avvocato era un'incompetente lei restò a guardare stato e sbirri accingersi ad insabbiare
Bloccarono le indagini per 4 mesi dicendo che il video era falsato e come prova non valeva
Provate a immaginare un po' quanto tremava la pantera quando uscì a volto scoperto chi sapeva
Una zingara che per caso quella maledetta notte immortalò quell'omicidio immotivato
Inequivocabili le immagini
E il cambio d'avvocato fu l'ennesima spinta a rompere gli argini
Dell'indifferenza della pubblica opinione che Domenica in televisione ruggiva come un leone
Lei è una donna forte, una che se ne fotte, delle intimidazioni e minacce di morte
Intanto la questura di Milano paga a quei 4 assassini con una colletta le spese processuali
Poi vienimi a spiegare che gli sbirri non sono tutti violenti, né tutti infami, né tutti uguali
Tu dimmi chi gli ridarà la vita?
Un innocente ucciso dalla divisa
Magari torni da lavoro e muori
Figlio non parlare con gli sbirri che ti fanno fuori
Sentenze matematiche
Il medio degli sbirri ai cari delle vittime, difesi da facce ieratiche
Per il dolore di una moglie nemmeno il rispetto
E le ridevano anche in faccia al processo
Troppi innocenti uniti da un destino infame
Umiliati, annullati tra le mura di una questura
Vite spezzate nel modo più grame
E sarebbe anche l'ora di introdurre il reato di tortura
Per gli assassini di Aldrovandi 3 anni e 6 mesi, addirittura assolti quelli del processo Cucchi
Ed un processo Uva mai partito che la mala polizia alla fine usa sempre gli stessi trucchi
Sta Italia di merda è da ridere
Qua se uno sbirro ti fa fuori fra c'hai torto a prescindere
E prima di difendere ogni sbirro codardo e coniglio
Pensa. E se succedesse a tuo figlio?
VIDEO:
http://www.youtube.com/watch?v=IBXWsFC6bfI&feature=player_embedded