«In mezzo alla strada non è possibile: oggi con i telefonini fanno succedere un casino, l'immagine di quel telefonino è andata a un miliardo di musulmani!!! Sono coglioni!». Non è la solita lezione sui nuovi media quella che Grillo impartisce ai carabinieri nello spezzone di un suo spettacolo che sta facendo il giro del mondo via web. Si tratta di vere e proprie istruzioni per l'abuso di marocchini che l'ex comico "regala" alla Benemerita per evitare di provocare scalpore nell'opinione pubblica, soprattutto in quella islamica.
Ora non è più un mistero per nessuno che il marchio di Casaleggio & associati stia strizzando l'occhio al senso comune razzistoide in libera uscita dalla Lega ma l'episodio cui pare alludere Grillo è quello del pestaggio di un mahgrebino mezzo nudo e fuori di sé pestato da due carabinieri il doppio di lui. Era a Sassuolo nel febbraio del 2006 (il giudice archivierà). Anche lo spettacolo è del 2006 quando Grillo iniziava la crociata liberticida contro i giornali di partito.
«Se i marocchini vengono qui e rispettano le regole, se no fuori dai coglioni! (il pubblico si spella le dita dall'applaudire)... Però vuoi dare una passatina a un marocchino che rompe i coglioni? Lo prendi, lo carichi in macchina, senza che ti veda nessuno, lo porti un po' in caserma e gli dai due schiaffetti». Solo due schiaffetti ma "occhio non veda così che cuore non dolga". Qualche mese dopo, il sito del popolare ex testimonial di yogurt provò ad appropriarsi del caso Aldrovandi. Patrizia Moretti e Lino, i genitori del diciottenne ucciso da quattro agenti in un violentissimo "controllo" di polizia, furono invitati più volte alle kermesse del popolo a cinque stelle.
Chi è il vero Grillo? Il dibattito in rete è più acceso che mai. I grillini di stretta osservanza invitano a non decontestualizzare. La stessa motivazione del giudice che archiviò l'indagine sui due carabinieri a cui il marocchino diede delle «panciate sui piedi». E Patrizia Moretti, interpellata da Globalist, dice di sentirsi «ferita da queste parole di Grillo. Non ho visto tutto il resto dello spettacolo ma suggerire gli "schiaffi" al riparo dai telefonini è una cosa che mi fa davvero male!».