COME FUNZIONANO I SERVIZI SEGRETI
Dalla tradizione dello spionaggio alle guerre non convenzionali del prossimo futuro
di Aldo Giannuli
Saggistica
Collana: Inchieste
Pagine: 400
Prezzo: € 15.00
Un libro che fornisce un'introduzione completa, appassionante, progressiva e persino, sotto molti aspetti, pratica a tutti gli aspetti della moderna attività d'intelligence. Attingendo a molteplici esempi tratti dalle attività dei servizi italiani, statunitensi, israeliani, inglesi, francesi, tedeschi, cinesi, vaticani ecc., Aldo Giannuli, conduce il lettore in una strabiliante rassegna delle «missioni»: dall'ABC della manipolazione informativa e delle veline ai giornali, passando per l'omicidio e il rapimento, fino ai ben più complessi e inquietanti scenari della lotta al terrorismo, dei progetti eversivi, della guerra finanziaria, psicologica, culturale e delle altre guerre non convenzionali.
Ma Giannuli fa anche di più, ci fa scoprire i tanti modi in cui i servizi già oggi praticano «guerre a bassa intensità »: guerre invisibili e distruttive in cui nessun governo può fare a meno di investire risorse crescenti. Dunque nel cuore di ogni Stato, per democratico che sia, esiste chi non agisce in base alle leggi, ma gode di una licenza al «tutto per tutto», spesso servendo gli interessi di fazioni politiche, grandi imprese, poteri forti. Fatto sta che, come dimostra Giannuli, i servizi «sono ormai un gorgo che risucchia sempre nuovi ambiti: la cultura, la comunicazione, la scienza, l'economia, la finanza, il commercio, l'immigrazione, la dimensione cognitiva». Siamo già al Grande Fratello? Ed esiste un antidoto a questo stato di cose?
Un brano:
Oltre alla abbondante letteratura internazionale, alla memorialistica e alle non infrequenti inchieste giornalistiche, proprio in Italia si è formato un importante accumulo di documenti sia in sede giudiziaria che parlamentare. E forse è proprio l'Italia uno dei Paesi in cui è emersa la documentazione più abbondante sui servizi segreti.
Certo, siamo molto lontani da una situazione ottimale, ma ce n'è a sufficienza per iniziare. La scommessa di questo libro è proprio quella di dimostrare come si possa fondare un'analisi del ruolo politico e sociale dei servizi di informazione e sicurezza, basandosi solo su fonti aperte e disponibili