Anch'io, anzi noi come Francesco "Baro" lo diremo senza fronzoli e senza giri di parole.
Condividiamo la risposta di "Baro" a Sabina Rossa (di cui sinceramente non conosciamo nulla), anche in rapporto alla Sua precedente del 24 gennaio 2007, ma non solo la condividiamo, ma la puntualizziamo e rincariamo facendolo al nostro solito modo; con parole semplici, magari rozze, ma educate, così come siamo soliti fare.
Vi è un certo malvezzo nel mettere l'accento su alcuni casi e dimenticarne furbescamente, o meglio ignorandone volontariamente e vergognosamente MOLTI ALTRI.
E con tutti gli altri ci riferiamo appunto a tutte quelle stragi definite stragi di Stato, stragi note e meno note, compreso quelle che noi definiamo la più grande strage di Stato commessa da questa democrazia negli ultimi 20/25 anni e che riguarda gli oltre 10.000 militari morti in tempo di pace (un numero estremamente alto rapportandolo a tutte le altre stragi); nostri figli caduti in tempo di pace per "incidenti" nonnismo, negligenze dei vertici ecc.(cifra destinata inesorabilmente ad aumentare a causa delle contaminazioni da uranio impoverito come sta accadendo all'ex militare Gianluca Anniballi da Melilli SR), caduti di cui chiediamo da anni l'istituzione di una giornata della memoria, ma ovviamente non Gli viene riconosciuto ne Memorial Day, ne risarcimenti, ne giustizia e spesso nemmeno la dignità.
Strage che grazie alle nuove e ultime "missioni di pace", che di pace non sono, hanno visto la revisione e la reintegrazione di alcune norme del Codice militare di guerra che non permette più alla Stanpa libera e democratica di parlarne.
Noi ovviamente ne parliamo essendo vittime di queste norme e di questa indifferenza anche da parte di molti politici che da sempre ci ignorano come se fossimo appestati, quindi vittime dello Stato.
In allegato alcune testimonianze con l'invito all'on. Sabina Rossa di prendere atto che non tutto è risolto. (N.D.R.: vedi il sito http://www.alpinorobertogarro.it/)
Distintamente,
angelo garro e anna cremona
(genitori del defunto alp. Roberto Garro)