Ventiquattro anni fa una bomba posta nella nona carrozza di II classe del treno rapido 904 fermo' le vite di 16 persone e segno' l' esistenza dei familiari delle vittime e dei feriti sopravvissuti a quella tragica sera dell'antivigilia di Natale del 1984. Persone innocenti ,senza colpe : donne ,uomini, bambini, morti poco prima della festa che simboleggia la pace e la fratellanza tra gli uomini.Le risultanze processuali indicarono nell'intreccio mafia-camorra-eversione neofascista la matrice della strage.Fu condannato alla pena dell'ergastolo, per reato di strage Pippo Calò, "il cassiere della mafia" e un suo sodàle. Dopo sette gradi di giudizio tra annullamenti di sentenze e assoluzioni non si conoscono gli esecutori materiali , tutti i mandanti, i collusi e coloro che hanno occultato la verità. L' "Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage sul Treno Rapido 904 Napoli-Milano del 23 dicembre 1984", nell'approssimarsi della ricorrenza del 24° anniversario della strage di Natale chiede alla Commissione antimafia, ai sensi della legge costitutiva n.132/08, di indagare in merito all' intreccio politico-mafioso che fu la causa della strage; di far luce sui mandanti occulti e gli esecutori, anche, in riferimento alle dichiarazioni di pentiti e/o presunti tali come il boss della camorra Giuseppe Misso (la cui posizione è al vaglio della Procura di Napoli). Quei figli, padri e madri persero la vita o riportarono ferite nel corpo e nell'anima a causa di una sfida allo Stato, ed e' giusto che si ricordi allo Stato che deve garantire verita' e giustizia a quei suoi cittadini ed a tutti noi che crediamo nella democrazia e nella giustizia.Chiediamo alle Istituzioni locali e nazionali un rinnovato impegno per tutelare la memoria delle vittime delle stragi, indispensabile per affermare i valori di legalità e democrazia contro ogni forma di terrorismo sia politico che mafioso/camorristico.L'impegno investigativo e repressivo delle Forze dell'ordine e della Magistratura, in questo periodo di recrudescenza della violenza della criminalità organizzata e dell'illegalità, deve continuare ed essere accompagnato, sempre di più, da quello determinante della società civile,dell'associazionismo e dei cittadini. C'è,però, bisogno di sostenere in tutti i modi i familiari delle vittime e i superstiti che si sono assunti il gravoso impegno di testimoniare affinché il sacrificio di coloro che non sono più tra noi non cada nel vuoto, affinché ciò che è accaduto una volta non si ripeta. Facciamo appello alla coscienza civile del Paese, ai mezzi di comunicazione a prestare maggiore attenzione e interessamento alle vicende della strage di Natale e di tutte le stragi per sostenere i familiari delle vittime nella ricerca della verità, per ottenere giustizia, e per mantenere viva la memoria.
Montesarchio, 21/12/08
Il Presidente
Antonio Celardo