«Noi abbiamo scelto di narrare il dopo, quello che gli altri omettono e dimenticano, quello che nei libri di testo non entrerà mai, ma che è vitale per la democrazia»: è la dichiarazione d'intenti della prefazione che l'autore del libro-inchiesta, Massimiliano Coccia, ci rivolge come una richiesta a dire, a «scavare nei meandri di anime e silenzi». Un testo che ha richiami continui ad un altro prezioso lavoro di testimonianza, un dvd «La memoria è un ingranaggio collettivo», a cura della Casa della memoria-Centro sociale La strada (casadellamemoria@libero.it). Un dvd non solo su Piero Bruno ma anche sullo straordinario ambiente umano, sociale e politico nel quale era nato e si era formato, vale a dire la Garbatella, non quella attuale quanto improbabile dei «Cesaroni» ma quella degli anni Settanta, della rivolta popolare di migliaia di giovani contro il vertice della Nato che si svolgeva all'Eur. La «Repubblica di Garbatella». E un anno fa, nel trentesimo anniversario dell'uccisione di Piero, è nata anche l'Associazione che porta il suo nome.