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"Gli occhi di Piero, un ragazzo degli anni settanta"

di Massimiliano Coccia e Susanna Fontana - edizioni Alegre

Nel novembre del 1975 durante un corteo per il riconoscimento della Repubblica Popolare dell'Angola, viene ucciso dalle forze dell'ordine Piero Bruno, studente dell'Itis Armellini e militante di Lotta Continua.
Una storia che racchiude tante storie, una vicenda che rimane appesa nella aule giudiziarie con ricostruzioni assurde, archiviazioni ed ingiustizie, e che parla dell'intensità e delle contraddizioni di quegli anni. Un libro-inchiesta che scorre attraverso interviste (alla madre, alla sorella, all'avvocato e ad alcuni suoi amici) e ricostruzioni storiche, che scava nei meandri di anime e silenzi, di carte processuali e perizie che ancora gridano giustizia. Un libro che vive i luoghi della storia di Piero, la Roma popolare e antifascista della Garbatella, di Via Nansen, dei Mercati Generali, dei corridoi della sua scuola e della tortuosa Via Muratori, il luogo in cui fu ucciso dalla polizia. Un caso immediatamente insabbiato e dimenticato dalla politica, ma che a trent'anni di distanza emerge con tutte la sua attualità e richiesta di giustizia.

Massimiliano Coccia è un giovane studente romano nato nel dicembre del 1985. Presidente della Consulta Provinciale degli studenti di Roma mentre frequentava il Liceo Classico "B. Russell", ora Studia Storia Contemporanea, collabora con varie testate giornalistiche, ed è presidente dell'associazione "Io sto con Falcone".

Susanna Fontana nasce a Roma nel dicembre del 1987, frequenta l'ultimo anno del liceo classico Terenzio Mamiani. Nel 2003 ha vinto il premio "Giornalista per un giorno" con il giornale d'Istituto. Coordina il giornale della consulta provinciale degli studenti.
Il libro è stato redatto con la collaborazione dell'Associazione Piero Bruno, www.ass-pierobruno.org