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32 anni dopo Piazza della Loggia
Il 28 maggio 1974, una bomba uccise 8 persone. Tra le vittime, il sindacalista foggiano Luigi Pinto
Valentina del Carmine
Fonte: Cult Time
3 giugno 2006

Il 28 maggio 1974, a Brescia, in Piazza della Loggia, durante una manifestazione antifascista, una bomba di un chilo di tritolo, scoppiò in un cestino dei rifiuti. Otto le vittime e 94 i feriti, tra i quali Luigi Pinto, insegnante foggiano iscritto alla Cgil-Scuola, che morirà il primo giugno per le ferite riportate.
Di famiglia proletaria, Pinto aveva lasciato Foggia agli inizi degli anni '70 lavorando come operaio in uno zuccherificio e minatore in Sardegna fino ai primi incarichi di insegnante di Applicazioni tecniche nella scuola media, che lo portarono a Brescia.
La strage di Piazza della Loggia rientrava nell'"autunno caldo" italiano, fatto di lotte operaie, unità sindacale e crescita dei consensi intorno al principale partito di sinistra, il PCI. Nel dicembre del '69, la strage di Piazza Fontana, a Milano, avviò in Italia "la strategia della tensione": una serie di attentati eseguiti da neofascisti che, con la complicità di settori deviati di servizi segreti, miravano a destabilizzare un quadro democratico per favorire uno spostamento a destra dell'opinione pubblica.
Nell'agosto del 1974 sul treno Italicus, nel tratto tra Bologna e Firenze, il secondo attentato eversivo che provocò 12 morti e 44 feriti.
Di fronte ad un periodo drammatico della storia italiana si può solo ricordare, commemorare e sperare che la morte impunita di tante persone, non resti vana e possa essere d'esempio per noi giovani, non più capaci di lottare per affermare i nostri diritti.
Il 5 giugno, alle 17, nell'Auditorium della Facoltà di Economia a Foggia, in occasione del 32° anniversario della morte di Luigi Pinto, verrà rievocato quel tragico evento. Con il patrocinio dell'Assessorato alla Sicurezza del Comune di Foggia, sarà presentato il libro dal titolo "Lo Schiocco: storie della Strage di Brescia" di Giancarlo Feliziani, con la prefazione di Carlo Lucarelli.
Sarà lo stesso autore, assieme ai rappresentanti istituzionali del Comune, a ricordare uno degli eventi che segnarono la storia del terrorismo politico in Italia.