«È scandaloso che in Italia, data anche l'importanza di Pasolini, non si sia mai fatta un'inchiesta vera. Per questo non ci rassegniamo e non ci stancheremo mai perchè la vicenda coinvolge tutto il mondo». Così il presidente della fondazione Musica per Roma Gianni Borgna ha presentato ieri nell'Auditorium Parco della Musica, la raccolta di firme a favore di nuove indagini sulla morte di Pier Paolo Pasolini, ucciso 32 anni fa e della cui scomparsa non sono ancora chiari i contorni. Dopo la riapertura e l'immediata chiusura dell'inchiesta da parte della Procura di Roma nel maggio 2005, il Comune ha iniziato una sua indagine affidata all'avvocato Guido Calvi per analizzare ed esaminare gli elementi nuovi, tra cui, prima fra tutte, la deposizione di Sergio Citti, filmata prima della sua morte. A favore della riapertura del caso sono state raccolte circa mille firme provenienti da personaggi, illustri o meno, di tutto il mondo, tra cui Dacia Maraini, Andrea Camilleri, che in una nota, scusandosi per l'assenza all'incontro, si è dichiarato «d'accordo con tutte le iniziative intraprese per la riapertura delle indagini», Carlo Lucarelli ed Enzo Siciliano. Nell'intervista girata dal regista Mario Martone, presente all'incontro, Citti racconta, infatti, la scena dell'idroscalo al momento del delitto, luogo che, personalmente aveva filmato nei giorni successivi all'omicidio.