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Processo Global forum, 10 poliziotti condannati per sequestro di persona
Titti Beneduce
22 gennaio 2010

Fu sequestro di persona. Dopo una camera di consiglio durata circa sei ore, il Tribunale di Napoli ha condannato i poliziotti che il 17 marzo di ormai nove anni fa, al termine delle manifestazioni per il Global forum, portarono nella caserma «Raniero Virgilio» di piazza Carlo III 85 ragazzi e ve li tennero per ore, insultandoli e minacciandoli. Recependo la richiesta fatta lo scorso 16 ottobre dal pm Marco Del Gaudio, che ha seguito il processo assieme al collega Fabio De Cristofaro, la V sezione del Tribunale (presidente Donzelli, a latere Guardiano e Tammaro) ha inflitto due anni e otto mesi ai funzionari Carlo Solimene e Fabio Ciccimarra (i più alti in grado all'interno della caserma, responsabili del servizio nei turni 8/14 e 14/20). Condannati anche altri dei 31 imputati.

GLI ASSOLTI - Tra gli assolti, l'ispettore Francesco Adesso: quel giorno non era di turno, ci fu un errore di persona. L'avvio dell'inchiesta creò una spaccatura profonda tra polizia e Procura. Quando gli agenti della squadra mobile si presentarono dai colleghi per notificare loro le ordinanze di custodia cautelare, i poliziotti presenti in Questura scesero in piazza e attuarono una clamorosa manifestazione, formando una catena umana e bloccando il traffico. Nelle settimane successive i vertici dell'ordine pubblico furono tutti promossi: un segno tangibile dell'appoggio che trovavano al Viminale.

PRESCRIZIONE - Il reato di sequestro di persona - peraltro non riconosciuto dal Riesame - era l'unico non ancora prescritto. Molti degli imputati sono stati assolti proprio perché hanno beneficiato delle prescrizioni.

IL LIBRO BIANCO DEI NO GLOBAL - La rete No global presentò un libro bianco sui pestaggi, raccogliendo le testimonianze dei ragazzi della «Raniero Virgilio». Ora il centro sociale napoletano Insurgencia commenta così la sentenza: «Non possiamo però non ricordare con amarezza che i funzionari ora condannati furono promossi e nonostante le inchieste risultano ancora in servizio».