Data: 19-ott-2005 - Redazione: Massa Carrara
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Tragedia in segheria
Un operaio di 52 anni, residente a Carrara, e' morto schiacciato da alcune lastre di marmo, mentre lavorava in una segheria di Ortonovo, Comune della Val di Magra, in provincia della Spezia. L'infortunio e' avvenuto poco dopo mezzogiorno in via Sette Quartieri: sono stati i colleghi di lavoro, sentiti il tonfo e le grida dell'operaio, ad intervenire per primi per cercare di liberare il corpo, imprigionato sotto le lastre di marmo. All'arrivo del 118 e' stato fatto un tentativo di rianimazione, ma l'operaio appariva gia' incosciente. E' stato allertato l'elicottero Pegaso 3, per un trasporto urgente all'ospedale di Massa Carrara, ma l'operaio nel frattempo e' morto. I vigili del fuoco del distaccamento di Sarzana hanno transennato l'area della tragedia per fare accertamenti e ricostruire il tragico incidente.
28 ottobre 2005
CAPITALE/LAVORO pagina 08
ACCIAIO http://www.ilmanifesto.it/
ennesimo infortunio sul lavoro, ieri, all'Ilva di Taranto (l'ultimo mortale risale a metà settembre). Un operaio di 47 anni, Giovanni Satta, di Genova, è morto in un incidente nello stabilimento siderurgico. L'uomo lavorava per un'azienda «trasfertista» e, insieme a una decina di colleghi dipendenti della società ligure Se.pi., si stava occupando della demolizione di un impianto dismesso da diversi anni, l'agglomerato 1. Satta è stato investito dal crollo di una parte consistente dell'impianto ed è stato ricoperto da travi e pezzi di solaio. Il coordinamento nazionale del gruppo Ilva di Fim, Fiom e Uilm ha deciso 8 ore di sciopero presso l'Ilva di Taranto e di un'ora presso tutti gli altri stabilimenti Ilva del paese. Per l'8 novembre resta in piedi la giornata nazionale per la sicurezza nella siderurgia: lavoratori in sciopero per 24 ore.
01 novembre 2005
Muore travolto da acqua e liquami
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(ANSA) - MARTINA FRANCA, 1 NOV - Travolto e ucciso da un'ondata di acqua e liquami mentre riparava un guasto alla rete fognaria: e' la sorte toccata ad un operaio. Angelo Marotta, 45 anni, si era calato ieri pomeriggio in un punto in cui il tunnel e' profondo oltre 6 metri e largo meno di un metro per liberare un'ostruzione nella rete. I sub hanno riportato in superficie il suo corpo solo stamane, dopo 16 ore di ricerche. L'autopsia stabilira' se e' morto per asfissia, provocata dalle esalazioni, o per annegamento.
01/11/2005
Giù dall'impalcatura, forse colto da malore
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GIAMMICHELE ABBATE - Grazzanise. È coperto da un telo azzurro il corpo esanime di Luigi Trancucci, 44 anni di Grazzanise. La sua vita si è infranta al suolo, dopo un volo dal sottotetto del secondo piano di un'abitazione in costruzione in via San Leucio, alla periferia sud del paese. Non si conosce la dinamica dell'incidente. Di sicuro Trancucci è volato giù, colpendo - probabilmente - nel corso della caduta e prima di toccare il suolo, un'impalcatura in ferro e finendo a terra con l'addome. Evidenti le ferite al viso, al torace e all'inguine con copiose perdite di sangue. Immediatamente sul posto è giunta l'ambulanza del 118 ma non vi era nulla da fare: Luigi Trancucci era morto. L'incidente intorno alle 11 di ieri mattina in una giornata piena di sole e di sconforto per una vita che si è infranta in modo così tragico, per cause al momento incomprensibili. Si ipotizza un improvviso malore. Grande l'impressione della gente accorsa sul posto. Rapidissimo l'intervento dei carabinieri della stazione di Grazzanise. Sconcerto palpabile dappertutto. In molti si chiedevano come fosse potuta accadere una cosa del genere. Di risposte, al momento, nessuna. Tra gli stessi compagni di lavoro solo sbigottimento e incomprensione: «È precipitato giù e non ce ne diamo spiegazione», ha affermato uno di loro. Di sicuro una vita infranta, una famiglia distrutta, con un carico di sofferenza immane e con un vuoto incolmabile nella casa di via Marconi dove i Trancucci hanno la loro dimora. Luigi, uomo tranquillo e riservato, lavorava da poco tempo con la Vira, la società che sta costruendo l'immobile che sta sorgendo tra via San Leucio e Via Oberdan. Sposato con Rita Mattiello, aveva assaporato la gioia di un secondo figlio, Maria Gerarda, solo lo scorso anno; il primogenito, diversamente abile, 14 anni, frequenta il primo anno dell'istituto alberghiero di Castelvolturno, dove si è inserito in modo ottimale riscuotendo la simpatia e l'amicizia dei nuovi compagni. Una famiglia amata da quanti la conoscevano, discreta. Scene strazianti all'arrivo della moglie, incredula, disperata che ha voluto vedere a ogni costo quel corpo senza vita pietosamente coperto, che giaceva a terra. Scene inenarrabili di dolore e di pietà, mentre il papà di Luigi, Libero, stazionava in una vettura con viso attonito e incredulo e con una dignità straordinaria. Sul posto sono anche giunti gli uomini della polizia muncipale e lo stesso sindaco Enrico Parente. Lunghi momenti d'attesa per dare modo agli inquirenti di effettuate tutti gli accertamenti del caso anche agli uomini dell'Ispettorato del Lavoro. Solo nel primo pomeriggio, dopo tutti i rilievi e gli accertamenti del caso, il cadavere è stato rimosso per essere trasferito al servizio di medicina legale di Caserta per i rilievi autoptici disposti dal magistrato. L'intero paese vive queste ore con angoscia. Il dramma di Luigi appare condiviso dall'intera comunità. Nessuna notizia, al momento, per i funerali. Sulla vicenda sono state aperte due inchieste, una dalla magistratura ordinaria e l'altra dall'Ispettorato del lavoro che stanno verificando la posizione contributiva della vittima. Il cantiere è stato sequestrato.