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Lavoro mortale
I ferrovieri protestano
Fonte: Il Manifesto (http://www.ilmanifesto.it)
8 aprile 2007

L'altroieri, a Terni, un ferroviere di 57 anni è rimasto schiacciato dal un treno mentre «preparava» i vagoni di un merci. La dinamcia dell'incidente non è ancora chiarita defintivamente, ma è apparso subito abbastanza chiaro che la squadra al lavoro - come spesso accade, vista la politica di «tagli» che da oltre 15 anni caratterizza le Fs (i ferrovieri si sono ridotti nel frattempo da 220.000 a 90.000) - era sottorganico. Insomma: pochi per fare quel lavoro in sicurezza. Sull'episodio i delegati alla sicurezza sul lavoro hanno fatto pervenire una nota che evidenzia tra l'altro la «normativa di favore» di cui gode il gruppo Fs in materia. «Il Governo ha il dovere di intervenire per salvaguardare la sicurezza del servizio ferroviario e quella degli stessi ferrovieri dai rischi derivanti dai tagli al personale; le ferrovie italiane stanno dissipando il patrimonio di sicurezza che per 150 anni avevano garantito al Paese, ai viaggiatori ed ai ferrovieri». E' quanto si legge in una nota dei delegati RSU/RLS dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri riguardo l'infortunio mortale avvenuto questa mattina nella stazione di Terni dove un manovratore è rimasto schiacciato tra due carri merci durante una manovra. «Le Ferrovie in Italia non sono un'isola felice per i lavoratori, come maldestramente suggerito all'opinione pubblica nei giorni scorsi dal ministro Padoa Schioppa, ma un luogo dove si lavora, si fatica e si muore, che somiglia sempre di più a fabbriche e cantieri. Il dolore per la morte di Franco Mariani - proseguono i delegati - non ci impedisce di denunciare con la massima fermezza le responsabilità delle FS in questo tipo di infortuni in cui i risparmi di personale hanno profondamente intaccato i livelli di sicurezza. E' paradossale - si legge ancora nella nota - che le ferrovie, grazie ad una legge anacronistica, la 191 del '74, anche sugli infortuni, controllino se stesse e stabiliscono "in casa» e in modo del tutto autoreferenziale i regolamenti ferroviari e la vigilanza sugli infortuni. Per noi è inaccettabile che nella più grande azienda del Paese, per giunta finanziata dalla collettività, non siano adottate con il massimo rigore tutte le norme di sicurezza a tutela dell'incolumità degli addetti».
I delegati RSU/RLS dell'Assemblea Nazionale dei Ferrovieri