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Livorno: riaperto il caso di Marcello Lonzi, riesumata la salma
Fonte: Il Tirreno, 31 ottobre 2006
31 ottobre 2006

È stata riesumata mercoledì la salma di Marcello Lonzi, il detenuto livornese morto nel carcere delle Sughere il 12 luglio 2003, e oggi verranno compiuti i primi esami sul corpo. La riesumazione è stata decisa dal procuratore reggente, Antonio Giaconi, che ha accolto la richiesta di nuovi accertamenti presentata da Ezio Menzione, avvocato di Maria Ciuffi, madre del Lonzi. Oggi al cimitero dei Lupi si svolgeranno i primi esami, tra i quali sono previsti accertamenti radiografici al cranio e al torace per capire se Lonzi abbia subito o meno dei colpi la sera che morì. Maria Ciuffi infatti ha sempre sostenuto che il figlio non è morto per un infarto come affermava la prima indagine, ma che invece avrebbe subito un pestaggio. Le consulenze sono affidati al professor De Ferrari di Brescia per la procura e al professor Salvi di Genova per la madre di Lonzi.

Detenuto morì in carcere: dopo tre anni salma riesumata

La salma di Marcello Lonzi, il detenuto livornese morto nel carcere labronico delle Sughere il 12 luglio 2003, è stata riesumata su ordine della procura di Livorno che ha recentemente riaperto le indagini. Oggi saranno effettuati esami radiografici al cranio e al torace tesi a evidenziare le eventuali percosse subite dal detenuto. Secondo la madre, Maria Ciuffi, tutelata dall'avvocato Ezio Menzione, Lonzi infatti sarebbe morto in seguito a un pestaggio subito in cella da parte degli agenti di polizia penitenziaria. La precedente indagine della procura livornese sulla morte del giovane, invece, si concluse con l'affermazione che il detenuto fosse morto per un infarto. Tra i nuovi elementi depositati da Menzione, e che hanno spinto la procura di Livorno a riaprire il caso, ci sono anche alcune tracce di sangue collocate in zone della cella non rilevate dai periti durante la precedente indagine. Non solo: a convincere la procura livornese e il gip che la vicenda meritasse ulteriori attenzioni vi sono alcune ferite sul corpo di Lonzi che non erano state prese in considerazione.

Caso Lonzi, 5mila euro per il processo

Soddisfatta Maria Ciuffi, la mamma di Marcello Lonzi, per il raggiungimento della cifra di 5mila euro che consentirà il pagamento delle spese per la riapertura del processo sulla morte del figlio, avvenuta tre anni fa nel carcere delle Sughere di Livorno. I cinquemila euro sono stati raccolti a Pisa fra cittadini, tifosi nerazzurri e appartenenti al movimento antagonista Newrotz. L'ultima iniziativa, lo scorso fine settimana alle Piagge, nella ex sede dell'ex centro Macchia Nera, ha permesso il raggiungimento del tetto previsto a finanziare la riapertura del processo, già accordata dopo le precedenti archiviazioni di Livorno e di Genova, e che vedrà il primo atto nella riesumazione della salma del giovane. Maria Ciuffi ringrazia tutti quelli che hanno appoggiato nella sua battaglia per accertare la verità sulla morte del figlio.