L'Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione potrebbe lasciare la Commissione ministeriale che ha il compito di esaminare le condizione di vita nei Cpt italiani, di cui è stata chiamata a far parte. La decisione sta maturando sulla base delle posizioni espresse dal Ministro Amato su alcuni punti della riforma della legge "Bossi-Fini".
"Suscita sconcerto l'affermazione del Ministro secondo cui è essenziale il mantenimento dei Cpt "a difesa dei nostri cittadini", dimenticando non solo che sono strutture giuridicamente abnormi (disponendo ordinariamente la detenzione di persone che non hanno commesso alcun reato, oltre ad esprimere, semplicemente, l'incapacità dello Stato di governare il fenomeno dell'immigrazione e a gravare senza risultati sul bilancio statale, come rilevato dalla Corte dei Conti) ma dimenticando anche che lui stesso ha istituito una Commissione con il compito di esaminare dette strutture detentive e di proporre soluzioni anche alternative. - sottolinea l'associazione.
Nonostante il Ministro affermi di attendere le conclusioni della predetta Commissione, che presenterà il suo rapporto finale entro dicembre, le ripetute prese di posizione sugli organi di informazione producono una delegittimazione di fatto di tale organo da parte dello stesso Ministro, che ancor prima di conoscere le decisioni della commissione da lui stesso voluta, sembra già arrivato a proprie conclusioni, peraltro in netto contrasto con il Programma dell'Unione". L'Asgi che fa parte della Commissione ha dichiarato che "ben conoscendo la realtà effettiva dei Cpt, si riserverà di valutare se sussistano ancora i presupposti per rimanere in detto organismo".