In Italia ci sono 207 istituti penitenziari, suddivisi in 36 case di reclusione, 163 case circondariali e 8 istituti per le misure di sicurezza. Al 31 dicembre 2005 erano presenti 59.523 detenuti, di cui 56.719 uomini e 2.804 donne. La capienza regolamentare, secondo la Relazione del ministero della Giustizia per l'inaugurazione dell'Anno giudiziario 2006, è di 42.912 posti (ma in altro punto della Relazione si dice che la capienza è di 35.124 uomini, 3.233 donne, 2.398 semiliberi, per un totale di 40.755 posti). In pratica, ogni 2 posti letto ci sono 3 detenuti.
Gli ingressi dalla libertà, nel corso del 2005, sono stati 89.887 (80.957 uomini e 8.930 donne) di cui 40.606 stranieri (35.202 uomini e 5.404 donne). Rispetto ai 25 Paesi dell'Unione Europea, l'Italia ha una densità penitenziaria tra le più alte (133,9%), superata solo dalla Grecia (156%) e dall'Ungheria (159%). Al 31 dicembre 2005, gli stranieri detenuti erano 19.836, di cui 1.302 donne. Le nazionalità maggiormente rappresentate sono il Marocco (21,2%), l'Albania (15%), la Tunisia (10,5%). Le espulsioni disposte ai sensi dell'art. 15 legge 189/02 ("Bossi-Fini") sono state: 449 nel 2002, 1.161 nel 2003, 1.038 nel 2004, 1.242 nel 2005.
Al 31 dicembre 2005 i detenuti tossicodipendenti erano 16.135 (27,1%) e 1.334 quelli alcoldipendenti; solo 1.932 (3,2%) risultavano in trattamento metadonico. Secondo calcoli prudenziali, per tenerli in carcere lo Stato spende quasi un miliardo di euro all'anno. A fronte, si consideri che la retta invece pagata dalla ASL per i tossicodipendenti ospitati in comunità terapeutiche è di 32-47 (a seconda delle regioni) euro al giorno. Sui 19.836 immigrati reclusi ne risultano tossicodipendenti 3.564. Secondo l'Osservatorio europeo sulle droghe, sino al 21% dei detenuti che si iniettano sostanze stupefacenti, ha cominciato a farlo proprio in carcere.
Gli studi disponibili indicano che una percentuale compresa tra l'8% e il 60% (a seconda dei Paesi europei) dei detenuti segnala un consumo di sostanze stupefacenti all'interno del carcere; un 10-42% ne segnala un uso regolare. I reclusi affetti da Hiv risultano quasi il 2,6% (al 31 dicembre 2005 erano 1.492 mentre 156 erano affetti da malattie indicative di Aids), ma la cifra è da considerarsi sottostimata, essendo volontario lo screening.
Secondo i medici penitenziari la cifra reale è tripla: il 7,5% dei detenuti sarebbe sieropositivo, il 38% positivo al test per l'epatite C e il 50% a quello dell'epatite B, mentre il 7% presenta l'infezione in atto e il 18% risulta positivo al test della Tbc.
Nel 57,5% delle carceri si sono registrati casi di TBC e nel 66% di scabbia; 11.800 (19,83%) sarebbero affetti da patologie del sistema nervoso e da disturbi mentali. Il costo dell'assistenza sanitaria ripartita per ogni detenuto è passata dai 1.846 euro spesi nel 1995 agli attuali 1.607, contro i 1.557 euro di costo per ogni cittadino libero. Il 13% dei detenuti (circa 7.800) presenta uno stato di salute compromesso, a fronte del 7% della popolazione libera.
La tossicodipendenza riguarda il 21,54% dei detenuti, contro il 2,10% dei cittadini liberi. Circa il 20% (vale a dire un detenuto su 5) soffre di disagi psichici: il 10,25% di depressione, il 6,04% di altre patologie mentali, il 3% di malattie neurologiche e lo 0,8% di deterioramento psicologico. Le malattie epatobiliari e del pancreas affliggono il 10,9% dei detenuti (contro il 4,2% dei cittadini liberi), quelle dell'apparato digerente il 9,1% (contro il 10,1% della popolazione).
Nei primi tre mesi del 2006 i suicidi accertati sono stati almeno 14. Nel 2005 vi sono stati almeno 57 suicidi e 22 morti per cause non accertate. Dal 1998 al 2005 in totale vi sono stati 1.191 morti, di cui almeno 447 suicidi: 1998: 129 detenuti morti, di cui 51 per suicidio. 1999: 126 detenuti morti, di cui 53 per suicidio. 2000: 160 detenuti morti, di cui 56 per suicidio. 2001: 177 detenuti morti, di cui 69 per suicidio. 2002: 160 detenuti morti, di cui 52 per suicidio. 2003: 157 detenuti morti, di cui 57 per suicidio. 2004: 172 detenuti morti, di cui 52 per suicidio. 2005: 110 detenuti morti, di cui 57 per suicidio.