Era stato trasferito dal carcere di Porto Azzurro nel 2004 il detenuto di 32 anni che nella notte tra il 19 e il 20 maggio scorso si è tolto la vita mentre si trovava nella sua cella, all'interno del carcere di Volterra. C.M., stando ai primi accertamenti effettuati dopo la tragedia, soffriva di crisi depressive anche se nell'ultimo anno si era sposato (il matrimonio era avvenuto lo scorso gennaio, con la donna che pochi anni prima gli aveva dato una bambina) e sembrava aver cominciato una nuova vita nonostante fosse costretto a restare in carcere ancora fino al 2012.
Il giovane, originario di Battipaglia in provincia di Salerno, stava scontando una condanna definitiva per omicidio ed evasione per un fatto avvenuto diversi anni fa. Dopo la morte, che è stata scoperta da un agente di polizia penitenziaria, la salma è stata trasportata a Pisa all'istituto di medicina legale. Del suicidio è stata infatti informata l'autorità giudiziaria come sempre succede in questi casi. Sulla salma è stata già effettuata l'autopsia per accertare se la morte sia avvenuta per soffocamento. La notizia era stata tenuta molto riservata; delle attività di polizia giudiziaria si sono occupate le stesse guardie penitenziarie.