Tragedia in carcere l'altra notte. Un detenuto si è infatti tolto la vita mentre i compagni di cella dormivano, ad accorgersene, ieri mattina, è stato il personale di guardia della casa circondariale. All'apparenza nella cella dell'uomo, in carcere per reati minori da sette mesi, era tutto normale. E lui sembrava dormire come era solito fare: tutto coperto, testa compresa, dalle lenzuola. Era una sua abitudine, nessuno si è insospettito vedendolo. Solo che, anche chiamato, non si svegliava. Ed allora la polizia penitenziaria ha capito che c'era qualche cosa che non andava. E si è resa conto che l'uomo era ormai privo di vita. Per suicidarsi ha scelto di usare la bomboletta del gas che è data in dotazione a tutti i detenuti. Non ha fatto alcun rumore: nessuno poteva accorgersi di cosa stava accadendo. Ovvio comunque che sulla vicenda sia stata avviata un'indagine, coordinata dal procuratore capo Francesco Pavone. Sul corpo dell'uomo sarà effettuata domani l'autopsia, di cui si occuperà l'anatomopatologa Teresa Pusiol. In carcere rimane l'amarezza per quanto accaduto: "È una grande tristezza anche per noi - osservava ieri il comandante delle guardie carcerarie, l'ispettore Giovanni Sanna - era una persona tranquilla, che mai aveva creato problemi".