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Viterbo: detenuto di 41 anni si suicida impiccandosi a sbarre
Fonte: Apcom, 20 marzo 2006
20 marzo 2006

Si è suicidato impiccandosi alle sbarre della cella con un lenzuolo fatto a strisce mentre, nel parlatorio, i fratelli lo aspettavano per un colloquio. È finita così, sabato scorso, nel carcere circondariale Mammagialla di Viterbo, la vita del detenuto in attesa di giudizio Raffaele Montella.

A quanto risulta al Garante Regionale del Lazio dei diritti dei detenuti Angiolo Marroni, l'uomo, 41 anni di origine campana, era in carcere per rapina e altri reati contro il patrimonio ed era stato trasferito a Viterbo lo scorso 5 marzo, proveniente dal carcere di Civitavecchia.

"Ci è stato raccontato che Raffaele era un uomo psicologicamente in difficoltà - ha detto il Garante - prostrato da gravi problemi familiari e in particolare nel rapporto con la moglie. A questo quadro, inoltre, occorre aggiungere la circostanza che l'uomo era appena arrivato a Viterbo dal carcere di Civitavecchia, struttura carceraria - ha spiegato Marroni - notoriamente ad alto rischio per quanto riguarda il rispetto dei diritti dei detenuti".

Secondo Angelo Marroni quella di Raffaele Montella "è l'ennesima dimostrazione che, all'interno delle carceri, i detenuti psicologicamente provati sono abbandonati a se stessi. Questa è un'altra vita persa inutilmente". "È ora che chi può fare qualcosa - ha concluso il Garante dei detenuti - si renda conta che in carcere esseri umani che comunque fanno parte di questa società stanno pagando un prezzo troppo alto".