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SUGHERE, PRESIDIO PER LONZI
Un centinaio di persone con la madre, cori dei detenuti
Fonte: Il Tirreno - 11 luglio 2005
11 luglio 2005

LIVORNO. Un centinaio di persone arrivate da tutta Italia (Sardegna compresa) hanno aderito all'appello della madre di Marcello Lonzi, morto alle Sughere due anni fa esatti, per un presidio sotto il carcere in memoria del figlio. Da Firenze sono arrivati i rappresentanti dell'associazione "Dentro e fuori le mura" che con i suoi operatori è presente all'interno del carcere di Sollicciano dove fu trasferito, il giorno dopo la morte di Lonzi, l'allora direttore delle Sughere. Anche loro hanno voluto deporre, insieme alla madre e alla zia del giovane trovato morto nella propria cella, un mazzo di fiori all'ingresso delle Sughere.
Maria Ciuffi ha ribadito di non essere affatto convinta delle conclusioni a cui è giunta la Procura livornese che, nel dicembre scorso, ha archiviato il caso della morte di "Marcellino" come decesso per cause naturali. E ha ricordato di essere in attesa delle decisioni che i magistrati genovesi prenderanno in merito alla denuncia da lei avanzata a carico del Pm Roberto Pennisi ed altri.
Quando il presidio si è spostato in modo da essere visibile anche a chi stava in cella, dalle finistre del carcere è stato tutto uno sventolare di lenzuola in segno di saluto. I detenuti hanno risposto agli slogan lanciati dai giovani in strada e per dieci minuti è risuonato il batti e ribatti di fischi modulati da un lato all'altro dell'edificio.
"Ma non va tutto bene alle Sughere - ha commentato la Ciuffi - almeno a sentire quello che dichiarano gli operatori delle associazioni che lavorano con i detenuti, Arci in prima fila? La risposta data al presidio in memoria di mio figlio non mi sembra confermare questa tesi".
D.F.



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