LIVORNO. Che il provvedimento di archiviazione sulla morte di suo figlio non sarebbe stata l'ultima parola su quello che oramai è diventato "il caso Lonzi", Maria Ciuffi l'aveva annunciato quel 10 dicembre dell'anno scorso, all'uscita del Tribunale livornese. Ieri mattina, la madre di Marcello ha depositato in Procura una denuncia nei confronti di Alessandro Bassi Luciani, medico legale che eseguì l'autopsia sul cadavere del giovane detenuto, del sostituto procuratore Roberto Pennisi e di Nicola Nobile (o Giudice Nicola, per una discrepanza nei verbali!) agente dei polizia penitenziaria alle Sughere. Le accuse rivolte sono "falso ideologico e favaroreggiamento nei confronti di ignoti, avendo palesemente affermato il falso nell'attribuire la causa del decesso di mio figlio a fattori accidentali". Per Pennisi si aggiunge "omissione di atti d'ufficio per aver ostruito ogni reale indagine circa la morte, cercando in tutti i modi, pur a dispetto dell'evidenza, di ostacolare il corso della giustizia". Maria Ciuffi chiede, inoltre, la riesumazione della salma del figlio e che siano effettuati gli esami tossicologici dei sui organi, come da istanze già presentate, che sia acquisita la cassetta dell'intervento del dottor Domenico Tiso, coordinatore sanitario del carcere, durante la trasmissione di Costanzo del 17 marzo scorso. In quell'occasione Tiso definì agghiaccianti le foto del cadavere di Marcello Lonzi. E che si verifichi quanti detenuti della sesta sezione "subito dopo il decesso di Marcello abbiano goduto di permessi premio". D.F.
altre informazioni sul caso Lonzi:
http://www.ecomancina.com/ramon.htm (vedi sezione "IL CASO MARCELLO LONZI")
Note: