Sulmona: Cnca; i suicidi in carcere sono omicidi mascherati
Fonte: Il Messaggero, 30 aprile 2005
30 aprile 2005
I suicidi in carcere "sono omicidi mascherati". Lo afferma il Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza (Cnca) secondo il quale "le difficili condizioni di vita nei penitenziari e l'assenza di speranza nel futuro sono le vere cause di queste tragedie" ed è "inutile, come fa il ministro Castelli, promettere più istituti di pena". Esprimendo il proprio dolore per la morte di Francesco Vendruccio, il Cnca afferma che "definire "modello" un carcere dove le persone decidono di ammazzarsi risulta non solo assolutamente incomprensibile, ma decisamente insultante la dignità delle persone che in questa struttura abitano e abiteranno per anni".
"Risulta particolarmente grave - sostiene il Coordinamento - che la quasi totalità degli istituti di pena italiani (all'incirca 235 su 250) non abbia attivato strumenti di accoglienza per coloro che entrano in carcere, e in particolare per i giovani detenuti per reati non gravi, i soggetti più a rischio di atti di autolesionismo e suicidio". "Finché perdura questa situazione - conclude il Cnca - saremo costretti a denunciare periodicamente il dramma del sistema carcere italiano, tomba di ogni possibile speranza di futuro, luogo di induzione istituzionale a valutare anche l'ipotesi del proprio suicidio".