Il sostituto procuratore generale Giuliano Mignini ha chiesto oggi alla Corte d'Appello di Perugia la conferma della sentenza di condanna a un anno e mezzo di reclusione emessa a carico dell'agente della polizia penitenziaria Gianluca Cantoro, a cui venivano contestati i reati di omissione di soccorso e omissione di atti d'ufficio nell'ambito dell'inchiesta nata dalla morte del detenuto nel carcere di Perugia Aldo Bianzino.
Nell'udienza di oggi il sostituto procuratore generale ha richiamato quanto emerso nel corso delle indagini e dichiarato da alcuni detenuti che si trovavano nello stesso corridoio del detenuto morto e cioè che sentirono Bianzino chiamare aiuto, e non ricevere assistenza. In giornata hanno preso la parola anche gli avvocati di parte civile dei famigliari di Bianzino, Fabio Anselmo, Massimo Zaganelli e Cinzia Corbelli, che si sono associati alla richiesta dell'accusa. Il processo è stato rinviato al 16 aprile prossimo per l'arringa della difesa dell'imputato, le eventuali repliche e la sentenza.